Il numero di votanti per le Primarie del Partito Democratico, alle ore 18.30, hasuperato i due milionidi votanti. Il primo dato parziale, giunto alle ore 12 di stamani,era di 630mila votanti che poi, di ora in ora, ha registrato una crescita sensibile.
“Tutto ciò lascia pensare che il risultato sarà al di là delle più rosee aspettative”, sottolinea il coordinatore del Comitato per il Pd, Maurizio Migliavacca. Il risultato finale per l’affluenza, secondo gli organizzatori, potrebbe aggirarsi fra i 3 e i 4 milioni di votanti. Anche il contributo economico degli elettori, almeno un euro, secondo il coordinatore risulta “significativamente superiore alle attese”.
Stando ai dati giunti tra le 11 e le 19, questi i parziali disponibili per alcune Regioni: in Emilia Romana, alle 11, erano circa 127mila i cittadini recatisi alle urne (solo a Bologna, alle 17, hanno votato 36mila persone),220mila votanti in Toscana, 200mila nel Lazio (125mila solo Roma e provincia), 70mila nelle Marche, 300mila in Lombardia, 19mila in Trentino, 150mila in Campania, 25mila in Basilicata. Altro dato riguarda Torino e provincia, con 35mila elettori fino alle ore 13. Ricordiamo che si vota anche all’estero. In Australia i seggi sono già chiusi: hanno votato 1185 elettori, mentre altri 413 si sono registrati e hanno votato on line. “Ci abbiamo preso!”, è stato il primo commento del presidente del Consiglio Romano Prodi dinanzi ai parziali. Dal centrodestra, intanto, già arrivano le prime frecciate al favorito della competizione, Walter Veltroni. Il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, salutando con favore la partecipazione alle Primarie, afferma: “Veltroni chiarisca se sta con la sinistra estrema o con i moderati e con i riformatori”.
In molti seggi, soprattutto nelle Marche e nella Campania,le schede sono terminate già a mezzogiorno e così è stata autorizzata la fotocopiatura delle schede, vidimate dai responsabili di seggio.
In giornata hanno trovato spazio anche alcuni siparietti. Come l’involontaria gaffe di Rosy Bindi, candidata alla segreteria nazionale del Pd: arrivata nel seggio elettorale si è accorta di aver dimenticato il portafogli, così per dare il suo contributo si è fatta prestare due euro da un collaboratore. O come l’episodio accaduto al premier Prodi che a Bologna, messosi in fila al seggio 45, allestito nel Baraccano di via Santo Stefano, si è accorto dopo dieci minuti di aver sbagliato seggio, recandosi poi, assieme alla moglie Flavia, al numero 46, vicino a Porta San Mammolo.
Intanto, il candidato alla segreteria regionale del Pd in Campania, Eugenio Mazzarella, che sostiene Enrico Letta, denuncia gravi irregolarità nello svolgimento delle primarie a Napoli e provincia: seggi improvvisati allestiti all’interno di autovetture, schede fotocopiate, altre con diciture ingannevoli, minacce a candidati. Mazzarella riferisce che “nel corso della notte è stato necessario stampare decine di migliaia di schede perché quelle disponibili contenevano sotto la dicitura ‘I democratici per Letta’ la scritta ‘Veltroni segretario'”.
Altre denunce arrivano da Cosenza (dove il presidentedel seggio elettorale del comune di Rende ha consegnato materiale elettorale e schede, dopo aver riscontrato “palesi irregolarità”) e da Agrigento, dove Beppe Arnone, capolista di “Ambiente, lavoro e innovazione” e componente nazionale di Legambiente, ha chiesto l’intervento dei carabinieri per presunte irregolarità nel voto: a decine di immigrati accompagnati al seggio sarebbe stato indicato come votare.
PRIMARIE – un seggio |