HANNOVER (Germania). Una sentenza che farà sicuramente discutere quella emessa dal tribunale di Hannover, in Germania. In un processo per violenza sessuale, che vede imputato un cameriere 29enne, reo di aver segregato, picchiato, violentato, torturato e umiliato per giorni l’ex fidanzata, questi riceve uno sconto di pena perché sardo.
Con questa “sui generis” specie di attenuante per diversità etniche e culturali, il 29enne ha avuto un forte sconto di pena ed è stato condannato solo a 6 anni di carcere. Nella sentenza si legge, testuale: “Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell’imputato. E’ un sardo. Il quadro del ruolo dell’uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante me deve essere tenuto in considerazione come attenuante”. Dura la reazione del presidente del Consiglio regionale della Sardegna Giacomo Spissu: “Se le motivazioni sono quelle riportate dagli organi di stampa, c’è da inorridire. Non c’è alcuna cultura sarda di segregazione e violenza sulle donne, si tratta di un episodio di violenza e, come tale, da condannare”. Una sentenza questa sicuramente razzista che lascerà dietro di sé strascichi di polemiche.