ROMA. Respinto lemendamento presentato dalla maggioranza che doveva sopprimere la società Stretto di Messina. Lopposizione ha battuto il centrosinistra grazie allappoggio dei senatori dellItalia dei Valori, partito di Antonio Di Pietro. 145 a favore, 160 contrari e 6 astenuti il risultato.
A votare contro i quattro senatori dipietristi e Barbieri della Costituente Socialista. Astenuti i senatori di Dini, quelli del gruppo per le autonomie e il senatore a vita Emilio Colombo. Il ministro Di Pietro si è dichiarato contrario alla soppressione della società costituita per la realizzazione del ponte sullo stretto. Lo stesso aveva proposto di incorporare la società in Anas, che già ne detiene l80% del capitale. Con questa soluzione sostiene il titolare delle Infrastrutture – il governo avrebbe evitato il pagamento delle penali alle società vincitrici della gara di appalto per la costruzione del ponte. Di diverso parere la sinistra radicale, che aveva proposto laffidamento del contratto della società alle Ferrovie o ad unaltra società che si occupa di cabotaggio marittimo.
Largomento rientrava nel dibattito in corso sulla Legge Finanziaria. Il relatore Natale Ripamonti aveva chiesto di ritirare l’emendamento ma il capogruppo dipietrista, Lello Formisano, si è opposto al ritiro insieme al centrodestra. Il presidente di turno dellassemblea, Roberto Calderoli, ha sospeso la seduta per consentire alla Commissione Bilancio di valutare la proposta del relatore, su invito del governo, di ritirare l’emendamento. Alla ripresa, il presidente della commissione Bilancio ha chiesto di procedere alla votazione dell’emendamento. Nonostante lennesima prova dellinstabilità della maggioranza di governo, Di Pietro chiarisce: LItalia dei Valori è legata al governo e non ci metteremo fuori dalla coalizione. Se però cade Prodi non si può andare alle elezioni con questa legge. Lex magistrato, pertanto, avanza lidea di un governo provvisorio che approvi una nuova legge elettorale.
Intanto, arrivano i commenti dallopposizione: Di Pietro vince 1-0 nello scontro in atto nella maggioranza, afferma il capogruppo dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani.