Walter Veltroni stravince le Primarie del Pd

di Antonio Taglialatela

Walter Veltroni Come nelle previsioni, Walter Veltroni stravince le Primarie e diventa il primo segretario nazionale nella storia del Partito Democratico. Il sindaco di Roma ottiene una percentuale del 76%, contro il 13% di Rosy Bindi, l’11% di Enrico Letta lo 0,1% degli altri due sfidanti Mario Adinolfi e Piergiorgio Gawronski.

Mentre ad andare oltre le previsioni è l’affluenza: circa 3 milioni e mezzo sono gli italiani recatisi alle urne per votare le liste dei candidati all’assemblea nazionale e alle assemblee regionali del partito. “E’ la risposta all’antipolitica”, è stato il primo commento di Veltroni, che auspica “il superamento delle contrapposizioni”. “Nasciamo con una idea nuova, – dice il neo segretario – il Pd nasce come la miglior investitura che la storia ricordi, milioni di persone che vanno a votare per eleggere il loro candidato”. E, parlando degli avversari, si dichiara convinto: “Lo schema della Casa delle Libertà è vecchio e corrisponde ad una vecchia stagione politica italiana. Hanno governato per sette anni con quella conformazione visto che non possono fingere di aver attraversato quegli anni come dei passanti. Sono convinto che anche la Cdl verificherà il suo schema”. Soddisfatto il premier Romano Prodi: “Davvero oltre ogni previsione.

Una bella giornata per la democrazia. Il Governo subirà un impulso vitale dalla formazione del Pd. Ora la maratona è finita, ed è finita bene. Siamo qui ad iniziare il primo capitolo del Pd. Sarà un punto di riferimento della politica italiana”. “Questo – ha proseguito – dimostra il grande desiderio dei cittadini di partecipare alla politica. Un fatto, questo, che farà crescere con una enorme forza popolare questa nuova formazione politica. Dunque, un paese che si trasforma, una politica che si trasforma attraverso dei leader che emergono in modo così diverso rispetto al passato. Walter ed io siamo cresciuti insieme. Mai un segretario di partito ha avuto una legittimazione popolare così”. E intanto Veltroni propone subito di andare in Parlamento “a confrontarsi su un pacchetto di proposte di riforme, impegnandosi ad approvarle in otto mesi”. Tra queste proposte del Pd anche il dimezzamento della squadra di ministri.

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