Oggi, alle 14, si è chiuso il referendum che ha chiamato al voto lavoratori e pensionati sul protocollo sul Welfare. L’affluenza al voto è stata, secondo i sindacati Cgil-Cisl-Uil, superiore alle aspettative e ciò rappresenta un segnale per il governo Prodi, che non intende modificare l’accordo ma ha assicurato di prendere in considerazione l’esito del referendum.
Le stime della Triplice parlano di oltre 5 milioni di votanti. Dai primi dati dello stabilimento di Mirafiori, sembra vincere il ‘No’ al protocollo. Secondo fonti sindacali, infatti, i ‘no’ sarebbero 821, i Si 162 e 9 tra voti bianchi e nulli. Sempre a Mirafiori, nelle costruzioni sperimentali, su 622 aventi diritto avrebbero votato in 363. Di questi, i ‘No’ sarebbero 260 e i ‘Si’ 103. Anche nello stabilimento Iveco, su 2.790 aventi diritto, hanno votato in 2.164: i ‘No’ sarebbero 1.427, i ‘Si’ 708 e 29 le schede tra bianche e nulle. Il protocollo è stato bocciato anche dai lavoratori dell’Alenia Aerospazio di Caselle: su 1.500 aventi diritto hanno votato in 1.015. I ‘No’ sono 651, i ‘Si’ 351, 13 schede bianche o nulle. Via libera all’accordo, invece, a Gioia Tauro, dove ha votato il 54% del personale portuale, ha prevalso il ‘Si’ per soli 4 voti: a fronte di 296 voti favorevoli, si sono registrati, infatti, 292 No e 5 schede nulle, ha comunicato il coordinamento dei lavoratori portuali aderente al sindacato unitario lavoratori comparto trasporti. I dati ufficiali saranno resi noti venerdì.
Tra i primi a commentare per il centrosinistra Giovanni Russo Spena, capogruppo al Senato di Rifondazione Comunista, che annuncia: “Se, e solo se, i consensi dei lavoratori al pacchetto welfare supereranno il 70%, Rifondazione darà il suo assenso. Se non si arriverà a questa quota, ci riterremo impossibilitati a votare con la maggioranza e dovremo rivedere tutto l’accordo”, ha dichiarato in un’intervista a Nessuno Tv.
Intanto, si scatena la bufera politica sui presunti brogli avanzati dall’esponente dei Comunisti Italiani Marco Rizzo, il quale, con documentazione fotografica alla mano, ha dimostrato che alcuni lavoratori sono riusciti a votare per diverse volte al referendum in diverse sedi in cui erano ubicati dei seggi. Ma per il sindacati le operazioni di voto si sono svolte regolarmente. “Parole fuori luogo”, ha detto il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero.