AVERSA. Anche i lavoratori atempo determinato hanno diritto di elezione, sia attiva che passiva. E questa la precisazione che giunge dai vertici dellAsl Ce2 dopo le dure critiche in proposito da parte di Cisl e Uil.
Nellambito delle direttive della Finanziaria 2006, anche i lavoratori a progetto della Pubblica Amministrazione, purchè contrattualizzati con selezione di evidenza pubblica, -ha dichiarato attraverso un comunicato stampa la manager della struttura sanitaria aversana Angela Ruggiero – vanno considerati a tutti gli effetti in servizio presso gli enti in questione. Questo in considerazione di un ampliamento dei loro diritti. Appare, quindi, senza dubbio anacronistico e inedito che proprio Cisl e Uil mettano in discussione questo segmento dellelettorato. Il direttore generale poi evidenzia: Sembra quantomeno strano che le stesse sigle sindacali di unaltra azienda sanitaria campana, abbiano presentato ricorso al giudice del lavoro in seguito allesclusione di questa fascia di lavoratori dalle liste elettorali. Ricorso peraltro vinto. Non posso che rimanere strabiliata dallatteggiamento tenuto dai rappresentanti dellAsl Ce2 di queste sigle sindacali che, in questo caso, sconfessano persino le direttive nazionali e, peraltro, fanno ricorso al comitato dei garanti quando lunico competente in materia è il giudice del lavoro. Non sono accettabili accuse di illegalità che riguardano questa Asl, semmai è un paradosso che Cisl e Uil mi accusino di difendere i diritti dei giovani lavoratori e utilizzino due metri e due misure. I settanta lavoratori in questione, vincitori tramite avviso pubblico e procedure selettive, – afferma da parte sua Piero Teo, responsabile aziendale delle relazioni sindacali – sono a tutti gli effetti in servizio presso lAsl Ce2. La stessa circolare Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale nelle pubbliche amministrazioni) chiarisce che i lavoratori interessati sono quelli in servizio, inclusi quelli per i quali è avviato o in corso un processo di stabilizzazione. Tutto ciò in unottica che tende a riconoscere anche a questi lavoratori quei diritti e quella tutela che la legge riserva al lavoro dipendente. In questo senso, anche il consiglio regionale della Campania sta lavorando ad un intervento legislativo per individuare i criteri e i requisiti per la stabilizzazione di questi lavoratori.