Case ad immigrati, Dello Vicario: Carratù e Mariniello sapevano

di Redazione

Gianpaolo Dello VicarioAVERSA. Giampaolo Dello Vicario difende energicamente il suo progetto ‘Una casa per tutti’, approvato il 30 ottobre in giunta, che prevede la ristrutturazione di sei appartamenti confiscati alla camorra in via Altavilla, quartiere Borgo, per metterli a disposizione, per 12 mesi, di immigrati privi di casa, in attesa di reperire un’abitazione sul mercato privato.

“I miei colleghi di partito – esordisce l’assessore alle politiche sociali – sono stati informati nel corso di una riunione di partito. Il solo Mariniello era assente a causa di motivi di salute, ma Dino Carratù, presidente cittadino di Azione Giovani, come gli Dino Carratùaltri, ha condiviso il progetto. So bene che anche giovani italiani hanno problemi per reperire una casa, ma il bando in questione parla di immigrati e, nel caso in cui riuscissimo a realizzare il progetto, porteremmo ad Aversa fondi pari quasi ad un milione di euro”. Sulla stessa lunghezza d’onda dell’assessore alle politiche sociali Dello Vicario, anche il capogruppo in consiglio di Alleanza Nazionale Michele Galluccio: “Mi dispiace leggere sui giornali delle polemiche interne al nostro partito i panni sporchi si lavano in famiglia e Mariniello e Carratù avrebbero fatto meglio a sollevare il problema nel corso di qualche riunione di partito piuttosto che in pubblico. In ogni caso – continua il consigliere di Alleanza Nazionale – il progetto ‘Una casa per tutti’ mira all’integrazione degli immigrati sfruttando dei fondi Gianmario Mariniellodel governo centrale. Bisogna fare la differenza tra gli immigrati che delinquono e quelli che sono nel nostro Paese e si guadagnano da vivere onestamente e questo progetto non fa che favorire questa categoria di persone”. Al di là delle polemiche interne al partito di Fini il progetto difficilmente sarà portato a termine perché, come ieri il sindaco Ciaramella ha confermato in seguito ad un sopralluogo: “Ci sono degli evidenti problemi per l’acquisizione degli immobili al patrocinio comunale malgrado i beni siano stati già confiscati alla camorra. Abbiamo verificato, infatti, che alcune stanze si intersecano con la proprietà di terzi”.

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