AVERSA. Numerose polemiche si sono scatenate all’indomani dell’approvazione, in giunta, del progetto “Una Casa per Tutti” proposto dall’assessore alle politiche sociali Gianpaolo Dello Vicario di An. I primi attacchi al delegato alleanzino sono stati sferrati dal suo stesso partito.
“Mentre Gianfranco Fini dice che ‘chi non ha un lavoro o una casa va espulso – afferma il consigliere alleanzino Gianmario Mariniello – un assessore di An del Comune di Aversa presenta (con un blitz in zona Cesarini) un progetto per garantire una casa per 12 mesi a migranti, in attesa che questi reperiscano un’abitazione sul mercato privato. Così accade che mentre i miei coetanei, giovani coppie in attesa di un figlio, sono costretti ad accedere mutui trentennali per comprarsi una casa fuori Aversa, dati i prezzi folli del mercato immobiliare aversano, oppure sono costretti a pagare un fitto mensile che si mangia gran parte dello stipendio, il Comune di Aversa decide di ristrutturare e ‘regalare’ per 12 mesi ben 6 immobili agli immigrati”. Mariniello aggiunge: “Immaginate la gioia degli abitanti dei condomini o del circondario in cui abiteranno temporaneamente questi ‘gruppi di migranti’. Ho forti dubbi che resteranno ‘solo’ 12 mesi in queste abitazioni, conoscendo la storia lunghissima di occupazioni e la quasi nulla attività di sgomberi che si tiene in Italia. Anche perchè, passati i 12 mesi, dati i prezzi di case ed affitti ad Aversa, difficilmente questi immigrati potranno permettersi di soddisfarsi sul ‘mercato privato’. Capisco che incarichi professionali per 300mila euro e il lavoro di ristrutturazione per 800mila euro siano sinonimi di ‘voti’, ma per me l’attività amministrativa non è gestione a fini elettorali, ma declinazione delle idee e dei valori in cui credo e per cui combatto da quasi 10 anni. Per cui il mio assessore risponderà in sede politica e partitica, in sede di tavolo interpartitico ed in sede istituzionale. Ma soprattutto – conclude Mariniello – ne risponderà di fronte agli aversani”.
Duro anche il commento di Dino Carratù, presidente cittadino di Azione Giovani: “Il disagio degli immigrati nel trovar casa è lo stesso che vivono gli aversani, più a meno giovani, sposati a in procinto di farlo e che, purtroppo, sono costretti a trovare casa altrove. E noi allestiamo le case per gli immigrati. Non che non ne abbiano diritto. Attenzione. Ma vogliamo prima pensare ai nostri concittadini. Chi prova a spiegare questo progetto ad una coppia giovanissima con un figlio, con un solo stipendio, a nero naturalmente, che paga regolarmente l’affitto superiore a trecento euro e che ha intenzione di acquistare casa ma che, date le condizioni economiche precarie, non può farlo”.
Perplesso, invece, il sindaco Domenico Ciaramella, sulla possibilità che il progetto vada a buon fine: “Gli immobili per ora sono stati confiscati alla camorra ma non sono ancora stati acquisiti nel patrimonio comunale malgrado siano già partite le procedure. Ci sono numerose difficoltà logistiche, basti pensare che gli immobili in questione si intersecano con altri non confiscati e ciò potrebbe complicare il progetto”.