AVERSA. La sezione aversana del Partito dei Comunisti italiani è tornata anche oggi sul sito della discarica giuglianese “Taverna del Re”, situata nei territori di Villa Literno e Giugliano, insieme con il segretario regionale del partito, Vincenzo Gagliano, e l’onorevole Giacomo De Angelis.
La rabbia degli uomini e delle donne che protestavano è stata forte, ma non ha infranto la decisione del prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, che a quanto pare continuerà a tenere aperta la discarica. “Questa azione di Pansa è l’ennesima presa in giro ai cittadini del territorio, abbandonati e destinati a vivere nell’ambiente malsano che l’emergenza rifiuti non risolta dalla regione ha prodotto, vittime del più alto tasso di tumori d’Italia – dichiara Marco Monica, segretario del Pdci di Aversa – Oggi sarebbe interesse e obbligo morale per molti stare a fianco agli uomini e alle donne che si sono auto-organizzati per affrontare il problema rifiuti nelle loro terre, ma è abbastanza ovvio che il problema riguardi noi dell’agro aversano particolarmente. La zona del liternese e dell’agro aversano, l’antica Liburia, terra un tempo nota per la sua fertilità e splendore, è diventata la discarica della Campania. Il sito di Taverna del Re doveva essere chiuso ufficialmente da ieri, giorno in cui, invece, tir di balle di spazzatura, che di ‘eco’ non hanno nulla, hanno continuato a versare nella discarica, nonostante la protesta dei cittadini, caricati dalla polizia. Oggi c’è stata un’altra carica: le forze armate ci hanno spinto e obbligato a indietreggiare per ordine del questore, che non si è degnato nemmeno di farci sentire la sua voce direttamente, ma ha incaricato altri di portare le sue parole indifferenti. È assurdo che la provincia di Napoli abbia previsto di tenere pulito il centro della città e violenti la periferia in questo modo”.
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