AVERSA. Troppi gli abusi, questo il tema dellincontro con la città che
L”inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n”è uno è quello che è già qui, l”inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme, lo leggiamo dal 1972, da quando è stato pubblicato Le città invisibili, di Italo Calvino, e quante volte ci è sembrato che si riferisse a noi, per come viviamo in questa città, dove la bellezza è violentata e la cultura e i cittadini, se non sinchinano alla volontà degli amministratori li si vorrebbe far tacere, recita il comunicato stampa che pubblicizza liniziativa e continua: Molti cittadini di Aversa hanno deciso di accettare l”inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più, la cosa più facile da fare. Ma molti altri sono stanchi di subire abusi che colpiscono la cultura, larchitettura, il diritto al lavoro e alla salute, il verde pubblico, listruzione, nella città di Aversa.Troppo poco per tutto quello che dovremmo dirci! Ma è un inizio: è la prima assemblea cittadina che il professore Rosato fortemente ha voluto organizzare e sarà linizio di un continuo stimolo, con cui il consigliere intende incoraggiare i cittadini a non rimanere in silenzio, ma a partecipare e riconquistare lappartenenza alla propria città. Si promuove un modo di vivere la città che è più difficile: «è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all”inferno, non è inferno e farlo durare e dargli spazio», come direbbe ancora Calvino. E motivo per cui tutti i cittadini e le associazioni presenti sul territorio sono invitati a intervenire allassemblea. Liniziativa non prevede relatori, ma solo lintroduzione di Rosato che, poi, lascerà la parola alla città, ai cittadini. Alla fine, un documento che rappresenterà il programma dell”attività consiliare svolta da Rosato in consiglio comunale. Chi vuole può già mandare notizie di abusi perpetuati ad Aversa allindirizzo e-mail: gruppolasinistra@libero.it.