AVERSA. Scuole che «scoppiano» ed altre desolatamente vuote. Una disparità che si evidenzia soprattutto nel confronto tra la zona sud e la zona nord della città e che ha reso necessario avviare la procedura di ridisegnazione delle platee scolastiche.
Una necessità sentita da tempo, oggetto ieri in comune, di una riunione tra la commissione pubblica istruzione, presenti anche lassessore delegato Farinaro e il dirigente al ramo Loria e tutti i dirigenti scolastici delle scuole dellinfanzia, elementari e medie. «Le platee sono state disegnate dieci anni fa – commenta il presidente della commissione pubblica istruzione Alfonso Oliva – è arrivato il momento di rivederle sia per migliorare la qualità della didattica che di certo non migliora con il sovraffollamento, sia per questioni di vivibilità». Il riferimento è al traffico impazzito durante gli orari di apertura e chiusura delle scuole più affollate che sono soprattutto quelle dei circoli più «giovani», il quarto ed il quinto che insistono nella periferia sud, investita da profondi cambiamenti. Rispetto ad una media «virtuosa» che dovrebbe attestarsi intorno ai 640 alunni per ogni circolo, ci sono scuole che raggiungono punte elevatissime di studenti, come la scuola media De Curtis, tra le più blasonate e gettonate della città, che è arrivata ad accogliere 836 studenti. Sul fronte opposto, si situa il terzo circolo didattico che pure prevede unofferta formativa importante con il tempo prolungato. Particolare attenzione è stata richiesta dal dirigente scolastico Nicola Buonocore che ha evidenziato la presenza di soli 300 alunni, pur insistendo la scuola in una zona popolosa. «Il punto è che alcune scuole attirano, al di là della bravura degli insegnanti, anche per la loro bellezza – continua Oliva – mi riferisco ad esempio alle nuove strutture del comprensivo Cimarosa realizzate secondo le più moderne concezioni». Lappetibilità delle nuove strutture finisce per avere risvolti negativi sulla vivibilità cittadina, tenuto conto anche sono molti gli studenti che grazie a «sospetti» cambiamenti di domicilio arrivano nelle scuole cittadine dallAgro aversano. Nel redigere il nuovo piano delle platee scolastiche si dovrà tener conto della reale densità della popolazione. «Si è dato incarico allufficio statistica di analizzare capillarmente la realtà di ogni quartiere. Quindi, nella distribuzione degli alunni, si terrà conto in primo luogo del domicilio. Solo dopo si darà spazio agli altri residenti in città e quindi ai bambini che vengono dallAgro».
Il Mattino (ANNA SQUEGLIA)