CASTELVOLTURNO (Caserta). La petizione popolare promossa dalla Democrazia Cristiana di Castel Volturno, per chiede le dimissioni del sindaco Francesco Nuzzo,continua a ricevere sottoscrizioni e, soprattutto, tiene alto il dibattito sulla vexata questio: “Sindaco Nuzzo Si”, “Sindaco Nuzzo No”.
I democratici cristiani del Comune rivierasco avevano lanciato, nelle passate settimane, una iniziativa di carattere assolutamente politico, nel loro ruolo di forze consiliari di opposizione alla maggioranza del tandem amministrativo “Nuzzo/Marcello”, con il lancio di una sottoscrizione popolare per richiedere le dimissioni del sindaco Nuzzo responsabile, a parere del gruppo politico, di una cattiva gestione della cosa pubblica e del degrado di Castel Volturno. L’iniziativa, che andava inquadrata nel diritto di partecipazione e di critica del cittadino, diritto sancito dalla Costituzione, dalla Legge e dallo statuto comunale, ha ricevuto immediatamente significative adesioni, al punto che i responsabili politici della sezione, hanno deciso di agevolare i concittadini che intendevano associarsi alla critica ed alla petizione lanciandone la sottoscrizione sulla rete Internet, all’indirizzo http://www.firmiamo.it/dimissioninuzzodove, inserendo i propri dati, è possibile appunto associarsi alla critica e sottoscrivere l’invito, rivolto all’Amministrazione Nuzzo, di “prendere atto delle difficoltà in cui versa Castel Volturno e pensare a dimettersi”. “Tanto, per quel rispetto civico dovuto ad una popolazione che da troppi anni attende un riscatto civile, morale e commerciale che, almeno per quanto a tutti è dato di vedere, sicuramente è di là da venire”, affermail direttivo della Democrazia Cristiana di Castel Volturno che, nel ringraziare le centinaia di concittadini che hanno già espresso la loro adesione, intende rassicurare tutti – chi ha sottoscritto, chi ha letto e chi sottoscriverà – che sul sito internet, nell’inserire i dati utili alla conferma di partecipazione, nella sezione relativa ai dati personali, allorché si inserisce il codice postale 81030, il riporto a Cancello ed Arnone invece di Castel Volturno è semplicemente da attribuire ad un fatto tecnico: infatti Cancello ed Arnone è un Comune che ha il medesimo cap di Castel Volturno e, per effetto dell’ordine alfabetico, la scheda automatica legge Cancello ed Arnone perché questo comune, alfabeticamente, viene prima di Castel Volturno. Questo è solo un fatto tecnico e nulla toglie al valore della petizione, e soprattutto a quello della sottoscrizione. Il direttivo politico castellano, inoltre, ha registrato grande soddisfazione per aver lanciato una iniziativa assolutamente innovativa che, partendo dal diritto di critica e partecipazione, propri del cittadino e dei rappresentati politici eletti dal popolo, si riferisce alla moderne tecnologie per una migliore e più capillare pubblicizzazione, assegnando al confronto una nuova veste critica. Tutto ciò confidando che l’opposta parte politica, oggi alla guida della città, sappia accettare questo confronto per la sua natura legittimamente critica, riportandolo nell’ambito politico ove, fino ad oggi, i dirigenti Dc dicono di aver “atteso invano un riscontro, perché nulla il Sindaco Nuzzo ha proposto in ordine alla critica politica mossagli dalla Petizione Popolare:ciò sembra peraltro confermare quella inattività politica che la petizione, in effetti, tende a sottolineare ed a contestare al sindaco Nuzzo”. La Dc incita gli amici e concittadini alla sottoscrizione, sul sito http://www.firmiamo.it/dimissioninuzzo, e confida che “effettivamente l’amministrazione Nuzzo voglia e sappia accedere al dibattito politico sempre riferendosi alla verità e mai omettendola e faccia sapere ai cittadini, sottoscrittori la petizione e non, quale è stato il destino del programma per il quale ha ricevuto l’assenso elettorale e, se non si decida per le dimissioni, almeno quando intenderà avviarne l’attuazione”.