Droga, scoperta a Castelvolturno una raffineria

di Redazione

 CASTELVOLTURNO (Caserta). I carabinieri del Ros, del comando provinciale di Caserta e della compagnia di Casal di Principe hanno effettuato 55 arresti tra la Campania, il Lazio e l’Abruzzo sgominando un traffico di droga gestito da nigeriani.

A Castelvolturno, in un appartamento sito nella frazione di Pinetamare, all’interno del Parco delle Rose, è stato scoperto un vero e proprio laboratorio di raffinazione della cocaina che, come spiega l’ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, costituiva un centro di fornitura per numerosi spacciatori delle tre Regioni, i quali, per sfuggire ai controlli evitavano le grandi arterie stradali e raggiungevano Castelvolturno attraverso le più tranquille strade di montagna del Matese. I particolari sono stati resi noti stamani, nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale dei carabinieri di Caserta, dal procuratore antimafia di Napoli, Franco Roberti, dai pm che hanno diretto le indagini, Antonio Ardituro della Dda di Napoli e Alessandro Cimmino della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e dal comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Carmelo Burgio. La cocaina veniva stipata in un nascondiglio ad apertura e chiusura telecomandata all’interno delle pareti del laboratorio. Tre le persone del posto finite in manette: i coniugi quarantenni Roberto Ricciardi, la moglie colombiana Rios Dolli Agudelo, originari del napoletano e residenti da qualche anno a Castelvolturno, e la figlia ventenne Jessica. Sequestrate numerose attrezzature con cui veniva raffinata la sostanza.

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