GIUGLIANO (Napoli). Sarà un’altra presa in giro, oppure si avvia alla chiusura definitiva il sito di ecoballe di “Taverna del Re”. La protesta dei cittadini, che continua ininterrottamente, forse, ha dato i primi frutti in una vicenda che mette a repentaglio la salute dei cittadini stessi.
Entro il 20 dicembre il sito dovrebbe chiudere, vale a dire non si depositeranno più ecoballe, ma quelle che ci sono rimarranno sicuramente lì per decenni. Inoltre, tutte le province dovranno trovare dei siti di stoccaggio per i rifiuti, questo è quello che chiede il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti AlessandroPansa. Siamo al paradosso: altri siti, altre ecoballe, altre discariche, per inondare ulteriormente la Campania di rifiuti. Possibile che non si riesce a trovare una soluzione diversa? Così non si uscirà mai dall’emergenza, l’immondizia va distrutta non depositata per aspettare un tempo migliore, che non arriverà mai. Così facendo questa regione sarà seppellita da tonnellate e tonnellate di rifiuti. Anche la provincia di Caserta, come le altre quattro province Benevento, Salerno, Avellino e Napoli, dovrà trovare inevitabilmente un altro sito dove poter stoccare i rifiuti. Quale sarà la nuova zona? Dove andranno i rifiuti?Quando finirà questo scempio? Quando si riuscirà ad avere una classe politica efficiente ed interessata a risolvere i problema di questa regione? Tante domande che si pongono i cittadini tutti i giorni, senza trovare risposte esaurienti. Si ottiene soltanto l’ennesimo tentativo di togliere i rifiuti dalle strade e portarle in aperta campagna per superare le emergenze, oltretutto sottraendo terreni fertili alla produzione agricola, senza mai trovare una soluzione definitiva al problema. Stiamo diventando, o siamo già la vergogna dell’Europa. Questa regione continua a tenere tutto quello che di peggio si può avere, tutti i lati bui di una società, la regione Campania li possiede in pieno. Altri proliferano, migliorano le loro condizioni di vita, la regione Campania indietreggia su tutto. Aspettando aspettando, sono trascorsi mezzo secolo, anche il sole, l’unica risorsa che c’è rimasta, inizia a nascondersi dietro le nubi della vergogna, prima o poi ci lascerà al buio più totale, trasferendosi anch’esso al nord.