CASERTA. Stamani, come annunciato, i sindaci del 25 comuni consorziati al GeoEco hanno protocollato ognuno le proprie dimissioni e si sono recati a Caserta, presso il Palazzo di Governo, per consegnarle nelle mani del Prefetto Maria Elena Stasi.
Nessuna notizia ufficiale è trapelata circa una soluzione all”emergenza rifiuti provocata dalla chisura delle discariche casertane che ha inondato di nuovo le strade di tonnellate di immondizia. Intervistati, i sindaci di Aversa, Domenico Ciaramella, e di Carinaro, Mario Masi, non hanno voluto rivelare l”oggetto della discussione in prefettura. Ma, secondo indiscrezioni trapelate, la soluzione dovrebbe essere rappresentata dalla realizzazione, nelcomune diPignataro Maggiore,su un terreno confiscato al clan Nuvoletta, di un “trituratore” di rifiuti. Il problema è che per attivare l”impianto occorrono almeno 20 giorni e nel frattempo l”immondizia deve restare lungo le strade, mettendo a rischio la salute pubblica. Oggi pomeriggio, il presidente della provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, sarà a Napoli, in audizione al consiglio regionale.I sindaci, che nonostante le dimissioni hanno per legge 20 giorni di tempo per revocarle e ai quali restano nell”arco di questo tempo pieni poteri, minacciano anche di chiudere le scuole e gli edifici pubblici.
Ma a Pignataro è già protesta. Domani, per le ore 14, è prevista una pubblica manifestazione in piazza Umberto I per ribadire il no alla discarica sul territorio pignatarese. Ad annunciarlo unitariamente maggioranza ed opposizione ed i comitati civici ambientalisti. Già da stamani è stata occupata la casa comunale, sono dovuti intervenire le forze dell”ordine.
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