Pd, prove d”intesa su Stefano Graziano

di Redazione

Stefano GrazianoCASERTA. L”assemblea provinciale del Partito democratico si riunirà domani mattina, alle 10, presso l”ex Ciapi ed a presiederla ci sarà Sandro De Franciscis.

Il compito dell”assemblea sarà quello di eleggere il coordinatore provinciale. La platea dei delegati è definita e sui numeri non ci sono più incertezze. Così, per l”area di De Franciscis, ci saranno all”ex Ciapi, 49 delegati a cui si aggiunge il voto del presidente della Provincia (un nodo ancora da sciogliere per l”Utap), per l”area di Tino Iannuzzi ci saranno 48 delegati e due i delegati nazionali della lista di Nicolais; infine uno, rispettivamente, per Salvatore Piccolo ed Enrico Letta. Il sottogretario di Prodi perde un delegato, Victor Gatto, mentre il ricorso di Saverio Della Corte, candidato di Iannuzzi, è stato respinto e il leader regionale del Pd, a Caserta, perde un delegato, che recupera in provincia di Avellino. La platea da 103 scende a 102. Difficile parlare di maggioranza o di minoranza, anche perché non sono certe le alleanze dei delegati «piccoli», vale a dire quelli di Letta e Piccolo. L”unico dato certo è che Andrea Cantiello, delegato eletto nel collegio di Casal di Principe, con la lista di Piccolo, ha preso parte a diverse riunioni dell”area De Franciscis. I due delegati di Nicolais, secondo indiscrezioni, potrebbero anche astenersi dal voto, ma su questo punto bisognerà inevitabilmente attendere le votazioni. A eccezione di Pierino Squeglia, deputato e presidente provinciale della Margherita, di area Iannuzzi, non ci sono altre candidature in campo sul tavolo della trattativa. Le diplomazie delle due componenti sono al lavoro per trovare un nome unitario sul quale possano convergere tutti i delegati, senza rotture. La terza strada in realtà sarebbe già stata indicata direttamente da Roma e proprio su questa, nelle ultime ore, che si sta lavorando. Il nome è quello di Stefano Graziano, responsabile organizzativo nazionale dell”Italia di Mezzo. Una candidatura che dovrebbe mettere d”accordo le due aree, raccogliendo così anche il segnale di unità e di equilibrio, lanciato dal leader nazionale del Pd, Walter Veltroni. Sarebbe stato proprio quest”ultimo, dopo un incontro con Marco Follini, a comunicarlo al presidente della Provincia, telefonicamente, in modo tale da evitare la rottura all”interno dell”assemblea. Ma l”input romano non è ancora noto alla componente di Iannuzzi e questo renda ancora complicato il quadro. Stasera sono previste le ultime riunioni. De Franciscis incontrerà i suoi delegati all”hotel Serenella e lì sarà definito ufficialmente il loro candidato. Mentre la componente di Iannuzzi, compresi i due delegati di Nicolais, si riunirà in via Maielli. Qui sarà ufficializzato il nome di Squeglia, se non cambieranno ulteriormente gli scenari. Si sta tentando la strada della mediazione, ma non è scontato che sarà percorribile e per raggiungere quest”obiettivo è stato definito un comitato ristretto, composto dal sottosegretario Gaetano Pascarella, il presidente De Franciscis ed il sindaco Nicodemo Petteruti, col compito di sentire tutti i delegati. «La mia possibile candidatura è semplicemente un”illazione – ha replicato Pascarella, alle voci che erano circolate nei giorni scorsi – anzi io faccio parte di questo comitato ristretto, che ha il compito di ascoltare tutti i delegati e credo che per domani sera (stasera ndr), troveremo l”accordo su un nome del candidato coordinatore provinciale, che sia il più condiviso possibile da tutti». Nel caso in cui, la mediazione dovesse fallire, allora l”unica strada percorribile sarà quella di andare alla cosiddetta conta ed in quest”ultimo caso non è scontata la candidatura di Graziano, per l”area De Franciscis, che potrebbe decidere di puntare su un altro, nome, magari di area diessina.

da Il Mattino, venerdì 23.11.07 (di Lia Peluso)

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