Reddito di Cittadinanza, denunciate 417 persone per truffa

di Redazione

Guardia di FinanzaCASERTA. A conclusione di una vasta ed articolata indagine condotta dai militari della Tenenza di Sessa Aurunca sono stati denunciati 417 soggetti che, presentando false dichiarazioni, hanno chiesto e in parte ottenuto indebitamente il contributo regionale convenzionalmente denominato “reddito di cittadinanza”.

L’attività di indagine è partita dal comune di Teano per poi, successivamente allargarsi ad altri quattordici Comuni rientranti nella circoscrizione di servizio della Tenenza di Sessa Aurunca. Le fiamme gialle hanno esaminato oltre 1500 domande inoltrate per l’ottenimento del contributo in questione e presentate presso i Comuni di Sessa Aurunca, Cellole, Carinola, Francolise, Roccamonfina, Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Tora e Piccilli, Presenzano, San Pietro Infine, Rocca d’Evandro, Vairano Patenora e Caianello.

Il reddito di cittadinanza, istituito per la prima volta in Italia dalla Regione Campania con la Legge Regionale n. 2 del 19 febbraio 2004, prevede la corresponsione mensile di 350 euro, per tre annualità, alle famiglie che dichiarano un reddito annuo inferiore a 4.999 euro. La tenacia dei finanzieri ha permesso di individuare una molteplicità di soggetti, successivamente segnalati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che hanno presentato una dichiarazione sostitutiva unica (dsu) presso i centri abilitati al rilascio delle attestazioni Isee (indicatore della situazione economica equivalente) riportante dati non veritieri attestanti posizioni reddituali/contributive differenti rispetto a quelle reali. Una volta ottenuto il modello Isee, lo stesso veniva esibito al comune di residenza che concedeva il contributo cosiddetto da “reddito di cittadinanza”.

Dei 417 denunciati per “falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico”, 43 erano già riusciti ad ottenere il beneficio, incorrendo anche nel reato di “truffa aggravata ai danni dello Stato”, per un ammontare di oltre 157mila euro.

E’ stato inoltre accertato che alcuni soggetti avevano reiterato la richiesta del contributo, presentando le false dichiarazioni con riguardo a più annualità. La particolare azione d’intervento è in linea con le generali strategie del Corpo finalizzate alla lotta all’evasione fiscale e alla prevenzione e repressione di ogni fenomeno illecito, con particolare riguardo al settore economico e finanziario che, soprattutto nell’ultimo periodo, più di ogni altro, richiama l’attenzione della collettività.

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