GRICIGNANO. “La misura è ormai colma. E’ necessario rispondere con tolleranza zero verso questi immigrati violenti che spesso in preda all’alcool si fronteggiano tra bande rivali con calci, pugni e cocci di bottiglia per le nostre strade. Chi pratica violenza deve essere rimpatriato immediatamente”.
A lanciare l’allarme è il Circolo della Libertà attraverso Giuseppe Iuliano, consigliere comunale di opposizione e socio fondatore del Circolo che precisa: “Una eccessiva tolleranza rischia di penalizzare l’integrazione di tutti gli extracomunitari che intendono integrarsi onestamente. A tal proposito, sarebbe interessante sapere che fine abbia fatto la banca dati che doveva contenere i dati degli extracomunitari regolari che lavorano e fare quindi una distinzione con i clandestini che spesso delinquono”. “Il censimento degli immigrati regolari – tiene a precisare il presidente del Cdl, Sebastiano Della Gatta – che in campagna elettorale veniva considerato prioritario, stà passando comodamente in sordina, quando sappiamo purtroppo che la grande massa di immigrati clandestini vive nell’illegalità, incrementando di gran lunga l’elenco dei reati commessi ad opera della microcriminalità e costituendo in altri casi, un serbatoio che alimenta la manovalanza di organizzazioni criminali”. Dello stesso avviso è Domenico Oliva, dirigente del Circolo, che aggiunge: “Ad acuire la problematica contribuisce senz’altro il crescente numero di attività commerciali che nel giro di pochi mesi, hanno trasformato intere zone del paese, come ad esempio via Sant’Antonio Abate, ormai irriconoscibile, in centro di ghettizzazione per gli extracomunitari, dove il concetto ‘integrazione’ perde ogni significato e quello di ‘città nella città’ assume invece i contorni di qualcosa che non è più lì per accadere, ma che purtroppo è già accaduto”. “Riteniamo per queste ragioni – chiosano i cidiellini – che l’amministrazione comunale debba delle risposte immediate ai cittadini, per aver sottovalutato il problema e che il Sindaco abbia il dovere di farsi carico, nell’ambito delle proprie competenze, della loro sicurezza, monitorando il fenomeno e favorendo nel contempo il processo di integrazione degli extracomunitari regolari”.