GRICIGNANO. La giunta comunale presieduta dal sindaco Andrea Lettieri, su interessamento del delegato alla pubblica istruzione Luigi Diretto, ha deliberato la richiesta alla Regione Campania e alla Provincia di Caserta di istituire nella cittadina una direzione didattica e un istituto comprensivo.
La direzione didattica comprenderebbe la scuola dell’infanzia “Collodi”, situata in via Campotonico, e la scuola primaria “Filippo Santagata”, in via Fermi; mentre l’istituto comprensivo la scuola media “Pascoli”, sita in via D’Annunzio, e due sezioni della scuola primaria. La richiesta mira a risolvere l’annoso problema dell’assenza di un agglomerato scolastico a Gricignano, soprattutto per le scuole materne ed elementari, da circa trent’anni annesse alla direzione didattica del vicino comune di Cesa. Ciò ha sempre comportato notevoli disagi per la popolazione scolastica, in particolare per i genitori, costretti a recarsi a Cesa anche per un semplice certificato. Eppure Gricignano è in possesso di tutti i requisiti per avere un istituto comprensivo. Il decreto del presidente della Repubblica n.233/98 dispone che per acquisire personalità giuridica gli istituti scolastici devono avere una popolazione compresa tra i 500 e i 900 alunni. Considerato che sono 1058 gli alunni che frequentano la materna (430) e l’elementare (628), la giunta Lettieri, per rientrare in tale parametro, propone di accorpare nella direzione didattica i due istituti fino a 900 alunni, e includere il resto (costituito da due sezioni) nell’istituto comprensivo assieme alla scuola media (frequentata attualmente da 370 allievi). Finora l’ostacolo è stato rappresentato dalla conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica che, nell’ambito del “piano di dimensionamento”, discostandosi dai parametri del suddetto decreto, ha confermato un unico circolo didattico per Cesa e Gricignano che hanno una popolazione scolastica pari quasi al doppio del limite massimo. Ma oggi l’amministrazione comunale, dinanzi ai sempre più crescenti disagi di ordine logistico e didattico, invoca l’intervento della Regione Campania – assessorato regionale alla pubblica istruzione, dell’ufficio scolastico regionale e provinciale, affinché diano priorità all’istituzione dei due enti.