Arriva dalla Cina la macchina per combattere il cancro

di Angela Oliva

HIFUMILANO. Si chiama HIFU l’ultimo frutto della tecnologia cinese, presentato ieri dal suo inventore Zhibiao Wang all’Istituto Europeo di Oncologia a Milano.

Umberto VeronesiGià utilizzata da oltre dieci anni in Oriente, è giunta anche in Italia approdando nell’istituto diretto dal professore Umberto Veronesi che ha dichiarato: “La vera speranza, per ora un”ipotesi è arrivare a una terapia anticancro senza più bisturi né radiazioni. Gli ultrasuoni focalizzati sono già da tempo utilizzati contro tumori “di superficie” in ginecologia, otorinolaringoiatria e, ultimamente, per il cancro alla prostata attraverso una sonda transrettale”. La novità della macchina attiva all”Ieo è però la possibilità di trattare organi interni come mammella, fegato, pancreas e reni nonché utero, muscoli e ossa – aggiunge Veronesi – e più in generale tutti gli organi che oggi possiamo visualizzare con l”ecografia. La tecnologia, certificata con marchio CE consente di seguire in tempo reale l”efficacia del trattamento e risponde pienamente alla filosofia Ieo, cioè di esplorare ogni nuovo mezzo a disposizione – conclude l”oncologo – andando nella direzione del “minimo efficace” (massimo risultato, minimo danno) con la priorità di garantire a ogni paziente una qualità di vita ottimale”.

Il macchinario, ospitato dall’istituto milanese in una sala dedicata, assomiglia ad un apparecchio per la Tac, il paziente si sdraia su un lettino al cui centro presenta una piccola vasca riempita di acqua purificata. La parte da trattare viene immersa nel liquido, che diffonde gli ultrasuoni prodotti da uno speciale trasduttore sottostante, indirizzandoli fino al punto interessato. Il raggio attraversa i tessuti sani senza modificarli in alcun modo, e solo quando raggiunge il suo bersaglio si trasforma naturalmente in energia termica in grado di distruggere le cellule cancerogene. Per adesso i trattamenti sono stati testati su quattro persone tutti già precedentemente operati: un uomo di 75 anni con lesioni dolorose alla parete toraco-addominale associate a un cancro al colon, una donna di 65 con tumore alla mammella e lesioni ossee sternali, un uomo di 62 con un carcinoma epatico e una giovane 20enne con alle spalle già 4 interventi per fibroadenomi al seno.

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Redazione
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