Cdl: “O passano nostri emendamenti o non votiamo decreto sicurezza”

di Antonio Taglialatela

Gianfranco FiniROMA. La Casa delle Libertà non voterà il decreto sulla sicurezza, a meno che non passino alcuni emendamenti proposti dallo stesso centrodestra. Ad annunciarlo è il presidente di An Gianfranco Fini a margine del vertice dell’opposizione tenutosi a Palazzo Grazioli, nella residenza romana del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

“Se il testo è quello varato dal governo, la Casa delle libertà non lo vota”, ha detto Fini. Mentre in una nota congiunta l’intera Cdl afferma che “l’opposizione parlamentare si impegna a presentare pochi e qualificanti emendamenti al decreto sicurezza del governo”. Emendamenti che, come ha spiegato il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, vanno nella direzione di conferire maggiori risorse alle forze di polizia per fronteggiare l’emergenza e rendere efficaci e reali le misure di espulsione, da allargare anche a chi è in Italia senza lavoro e senza fissa dimora. “Il decreto del governo – aggiunge il leghista Roberto Maronisi limita solo ai cittadini comunitari. Ma il problema è ben più ampio. Noi invece proponiamo emendamenti per rafforzarlo, nel frattempo stiamo studiando una proposta sulla sicurezza che riguarda anche i cittadini extracomunitari e i clandestini”. Dal centrosinistra arrivano critiche. “Sbagliano e mi dispiace molto, perchè vorrei che si valutasse il decreto, così come è capitato a me, quando ero all’opposizione, di votare provvedimenti della maggioranza”, dice il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Per il presidente della Camera Fausto Bertinotti “c’è più che il timore di un’ondata xenofoba”. “Bisogna mettere accanto – afferma – a ogni forma repressiva anche una forma di aggregazione e accoglienza. Non basta il semplice contrasto”. Bertinotti invita la sinistra a fare un’autocritica: “Dobbiamo riconoscere di aver sottovalutato il carattere devastante della violenza e aver pensato che ci fosse una qualche violenza buona”. Il presidente del Senato Franco Marini auspica il superamento delle contrapposizioni: “Quando c’è un interesse generale del Paese così rilevante e che tocca così tanto l’interesse e i sentimenti dell’opinione pubblica, uno sforzo di unità è doveroso e io mi aspetto che ci sia”.

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