ISTANBUL. Il premier turco Erdogan si dichiara pronto a colpire il Pkk in Iraq. “La nostra pazienza è ormai al limite. Troppi i soldati morti per gli attacchi del Pkk. Combattere il terrorismo è diventata la priorità del mio governo. Per questo prenderemo tutte le misure possibili, compresa quella di un’operazione militare oltrefrontiera”.
Questo l’avvertimento ai guerriglieri curdi lanciato da Erdogan che oggi sarà a Washington dal presidente Bush, mentre giovedì arriverà in Italia a colloquio con il presidente della Repubblica Napolitano ed il premier Prodi, per poi incontrare il ministero degli Esteri D’Alema ed il leader dell’opposizione Berlusconi. 100mila soldati turchi sono già pronti alla frontiera per oltrepassare il confine con l’Iraq. “Il Pkk continua a comprare armi, a fare propaganda, ad accrescere le sue finanze con attività illegali, ma soprattutto a commettere atti terroristici contro la popolazione civile e le forze di sicurezza, infiltrandosi alla frontiera”, afferma Erdogan in un’intervista a Repubblica. Sulla conferenza appena conclusa sull’Iraq, in cui il governo di Baghad si è impegnato, con quello americano, a sradicare i campi del Pkk, il premier turco commenta: “Finora non è stato fatto nessun passo concreto. Sosteniamo l’integrità territoriale irachena ma la minaccia terrorista proviene da lì e quindi il problema va eliminato. L’Iraq ha l’obbligo di prevenire questi attacchi terroristi”. E qui Erdogan minaccia l’intervento militare: “Solo nelle ultime settimane i terroristi del Pkk hanno ucciso più di 40 fra cittadini e soldati. Negli ultimi 23 anni ha causato la morte di oltre 35mila persone. Ora basta, la nostra pazienza ha raggiunto il limite”. Tuttavia, lascia aperto uno spiraglio: “Possiamo evitare tutto questo se l’Iraq adempie al più presto alle sue responsabilità ed elimini la minaccia terrorista”.