La politica ha raggiunto picchi di bassezza incredibili, ognuno cerca dinventarsi qualcosa per dimostrare la superiorità allaltro. Prima il Partito Democratico con i suoi 4 milioni di elettori alle primarie sbandierava la vittoria. Poi Forza Italia con i suoi gazebo raccoglie 7 milioni di firme ed annuncia la nascita del nuovo partito.
Girandoci intorno ci accorgiamo che siamo avvolti da soli numeri, ma di sostanza cè ne in giro ben poca. Mi lancio in una sfida che può sembrare azzardata ma forse il tempo mi darà ragione. Forza Italia, a molti sembrerà strano, diventerà la vecchia potenza politica di una volta, quella Dc che macinava successi in ogni campagna elettorale nonostante tutti la davano sempre perdente. Il Pd comè costituito non andrà oltre il 20% dellelettorato italiano. La sinistra estrema, o meglio quellala della sinistra dellattuale governo, sotto forma di coalizione andrà anchessa ad attestarsi intorno al 16/18% dellelettorato. Il centro, quello che molti vogliono costruire, non andrebbe nemmeno oltre 8% dei voti. Poi cè la destra che si attesta intorno al 15% dellelettorato, il resto sono i non votanti. Sbagliati o giusti, danno tanti numeri i politici, consentitemi per una volta di darle anche a me. Per prima cosa iniziamo a giocarceli al lotto e al super enalotto, non si può mai sapere: vuoi vedere che la politica non ci da niente e con questi numeri, invece, iniziamo ad ottenere qualcosa? A parte la battuta, arrivo “al nocciolo”. Questi cari politici, ultimamente, sembra che stiano diventando più operatori di marketing anziché essere, appunto,veri politici. Le idee per far riemergere il paese sono scarse, ma per quanto riguarda strategie di marketing per mettere su manifestazioni e costruire nuovi partiti dimostrano un bagaglio di idee che non si esaurisce mai. Solo per dare un ultimo numero vincente, da dieci anni a questa parte sono sorti in italia ben 80 partiti. Dietro la nascita di questi partiti ci sono sempre dei grandi progetti di marketing per lanciare il nuovo prodotto politico che, guarda caso, tra contributi elettorali, contributi editoriali, e tutti gli altri cavilli burocratici, spillano sempre più soldi dalle tasche dei cittadini, aumentando notevolmente la spesa pubblica per la politica. Bravi no? Grandi inventori di strategie di marketing, sotto forme di leggi di Stato, che vanno a far crescere economicamente i partiti, in cambio hanno scarsi progetti politici per far crescere il paese. Il risultato è ben visibile: 80 partiti sono la crescita esponenziale delle aziende della politica, mentre quelle vere, che producono e fanno crescere il paese, stanno chiudendo perché non sono più in grado di mandarle avanti, prosciugate di tutto il sangue che avevano, dai colossi improduttivi della politica. Sono stati bravi a creare partiti e partitini, ma non sono stati capaci di portare il paese fuori dalla crisi economica in cui è entrato per colpa della loro cattiva gestione politica. Pazienza. Non ci resta che andare a giocare i numeri per sperare di avere i soldi per soddisfare i loro fabbisogni. Però anche il popolo italiano deve imparare ad essere un abile operatore di marketing: quando vengono a chiederci il voto, e posso assicurarvi che si proporranno sempre le stesse facce, dobbiamo essere pronti a presentargli il conto. Vi lascio perché corro alla ricevitoria per giocarmi i numeri!