ROMA. Dopo gli scontri sugli spalti durante la partita Atalanta-
Questi afferma che la partita “si disputava in un’atmosfera connotata da una particolare tensione emotiva, che aveva coinvolto il mondo calcistico (e non soltanto quello calcistico) per l’uccisione, poche ore prima, di un giovane tifoso laziale” ma sottolinea che “un gruppo di delinquenti ha colto l’occasione per un’aggressione, violenta e sistematica, alle forze dell’ordine, non direttamente correlata alla gara da disputarsi, ma con l’intento esclusivo di contrapporsi alle decisioni adottate dalle istituzioni circa lo svolgimento della giornata di campionato”. Inoltre, il giudiceha disposto la chiusura della curva dell’Atalanta sino al 31 marzo
La garaera stata stata sospesa al settimo minuto
Un atteggiamento, quello dei tifosi, che è poi degenerato in serataa Roma, quando supporter di Lazio e Roma hanno messo a ferro e fuoco le strade ed assalito anche un commissariato di polizia. Episodi condannati con fermezza da tutto il mondo del calcio e da quello politico. Ciò però non basta:se non si cambia mentalità e, soprattutto, se non si cambiano le leggi vigenti (magari adeguandole al sistema inglese, riuscito ad eliminare la piaga dei famigerati “hoolingans”) purtroppo il calcio continuerà a morire, sempre considerando che non sia già morto.