ROMA. Il leader del Pd Walter Veltroni la prossima settimana incontrerà, in ordine, Fini, Casini, Bossi e Berlusconi per discutere della nuova legge elettorale ma, intanto, esclude qualsiasi ipotesi di grande coalizione. Quel che conta, per il segretario, è il completamento del processo di riforme dentro il quale pongo quella elettorale.
La sua proposta è un sistema proporzionale, senza premi di maggioranza, ma bipolare. Altra ipotesi che esclude, e che al contrario auspica Berlusconi, è quella di ritornare al voto nel 2008. Per il governo non cè nessuna data di scadenza. Anzi, il 2008 dice – sarà lanno delle riforme, quella elettorale e quella costituzionale già alla Camera, e dei regolamenti parlamentari, pure questa importante. E sul nuovo Ppl (o Pdl) lanciato dal Cavaliere, Veltroni dice di non sottovalutare lex premier ma non riesce a vedere alcuna novità nel nuovo partito: E sempre Forza Italia, è stato cambiato solo il nome. Intanto, Gianfranco Fini, per quanto riguarda il dialogo sulla riforma elettorale, chiarisce che sul vincolo di coalizione e di programma An non tratta: Un partito che si candida, – afferma – deve dire con chi farà alleanza per governare. Fini, inoltre, smentisce le voci di una possibile alleanza con i centristi: Siamo e restiamo di destra, una destra europea, moderna e riformatrice. E pronta a dialogare con tutti coloro che sono alternativi alla sinistra.