SANTARPINO. Il giudice Alberto Maria Picardi del Tribunale di Aversa ha assoltoVito Compagnone, Salvatore Brasiello, Tiberio Boerio e Giuseppe Del Vecchio, tutti imputati di diffamazione a mezzo stampa per aver diffuso due volantini ritenuti offensivi nei confronti di Giuseppe Savoia e di Oreste Perrotta, rispettivamente sindaco e presidente del Consiglio Comunale del Comune di Sant”Arpino.
Negli scritti incriminati, titolati La fame di Oreste Perrotta e Mistificatori, bugiardi e diffamatori, il comitato di Rinascita Santarpinese aveva fortemente criticato loperato dei due uomini politici provocando la loro reazione giudiziaria. Sia Savoia che Perrotta, difatti, proponevano formale querela per diffamazione e si sono costituiti, altresì, parte civile nel processo celebratosi oggi innanzi al Tribunale di Aversa. Nonostante ciò il giudice ha accolto la mozione presentata dal collegio difensivo, composto dagli avvocati Domenico Cesaro, Alessandro Sergi, Pasquale Fedele e Bruno Vegnente, di proscioglimento dei loro assistiti perché la condotta contestata era scriminata dal legittimo esercizio del diritto di critica, anche nella sua veste di satira politica. Si chiude, quindi, un capitolo della competizione politica santarpinese che, iniziata nelle strade e nelle piazze del paese, ha trovato la sua conclusione nella sede giudiziaria.