SANTARPINO. Con lassemblea costituente celebrata domenica mattina è nata ufficialmente la sezione santarpinese del Partito dei Comunisti Italiani.
A battezzare i dilibertiani atellani sono stati il responsabile della segreteria regionale, Luca De Rosa, il segretario della federazione provinciale di Terra di Lavoro, Franco Nigro, e il segretario provinciale della Fgci, Davide Marrante. Lassemblea dellaltro giorno, alla quale sono intervenuti anche numerosi esponenti dei diversi partiti del centrosinistra di SantArpino che hanno portato il proprio saluto, è servita ovviamente anche per eleggere il segretario cittadino pro-tempore. A guidare il PdCI di SantArpino, che si caratterizza per lessere un movimento per la stragrande maggioranza composto da under 30, sarà Raffaele Copertino. Nella sua relazione questi ha rimarcato come il gruppo costituente dei Comunisti Italiani di SantArpino proviene per la quasi totalità dai DS ed in particolar modo dalla Sinistra Giovanile. Pur non rinnegando nulla della nostra esperienza passata abbiamo deciso di non aderire al Partito Democratico perché esso si è rivelato essere nientaltro che la sommatoria fra Ds e Margherita, composto da una dirigenza tuttaltro che nuova e che ha intrapreso una linea politica di larghe vedute che somiglia ogni giorno che passa sempre di più a quella della vecchia Dc. Abbiamo deciso di aderire ai Comunisti Italiani perché crediamo fortemente nei valori della sinistra e perché vogliamo lavorare per compattare le forze dellarea progressista in un unico grande progetto capace di rispondere ai problemi più impellenti degli italiani. In particolar modo a starci a cuore è la questione giovanile. Vogliamo lavorare affinché i nostri coetanei abbiamo un futuro sicuro che li faccia uscire dalle secche del precariato e degli stipendi da fame. A livello locale i Comunisti Italiani di SantArpino sono contro il modo di operare dellamministrazione Savoia che in questi anni ha impedito qualsiasi tipo di discussione accentrando nellesecutivo tutto il potere. A SantArpino non cè da tempo dibattito democratico, sociale e culturale proprio perché lamministrazione attuale impedisce tutto ciò. Per queste ragioni nelle prossime settimane lavoreremo alacremente cercando di riportare al centro del dibattito politico problematiche quali: la questione morale, la legalità, la partecipazione democratica e tanti altri argomenti affrontando il tutto partendo dai valori della sinistra che non sono affatto morti ma che, anzi, sono gli unici che possono farci sperare in un domani migliore.