AVERSA. Aveva trascorso una serata come tante altre a Roma, città dove si era trasferito per studiare. Era uscito con la fidanzata e, dopo qualche ora di svago, aveva deciso di rincasare. Ma per Michele Balivo, ventunenne studente universitario, si stava per trasformare in tragedia.
Il ragazzo, figlio di Salvatore Balivo, primo dei non eletti al consiglio regionale nelle fila dellUdc e fratello del consigliere comunale di Aversa Romilda, mercoledì sera, a bordo della sua Mercedes, aveva parcheggiato sotto labitazione della sua fidanzata Martina a Roma, zona Eur, e stava attendendo che la giovane entrasse nellappartamento. Appena messa la chiave nella serratura, la ragazza è stata assalita da cinque persone, molto probabilmente romene, che lhanno minacciata con un coltello. Il ventunenne studente, accortosi di quanto stava accadendo, è sceso dallautomobile ed ha spinto la propria fidanzata allinterno del Mercedes. I cinque rapinatori non hanno perso tempo e si sono scagliati contro il ragazzo. Lo hanno bloccato prima che potesse entrare nellautomobile e lo hanno colpito alle spalle con un fendente, poi un altro al braccio, al mento ed in altre parti del corpo. Alla fine si conteranno dieci ferite. Le urla di Michele e della fidanzata Martina hanno impaurito i cinque rapinatori che, dopo essersi impossessati del Rolex che il giovane studente universitario aveva al polso, si sono dati alla fuga, facendo perdere immediatamente le proprie tracce. Martina ha subito allertato i soccorsi ed in pochi minuti, sotto la sua abitazione, è giunta unautoambulanza che ha trasportato il fidanzato in ospedale. Fortunatamente, le ferite non hanno colpito in profondità, non ledendo organi vitali. Michele Balivo, che è il cugino della showgirl di Rai1 Caterina Balivo, è stato dimesso sabato pomeriggio dal nosocomio romano e ieri mattina ha fatto ritorno nellabitazione paterna a Trentola Ducenta, dove trascorrerà il periodo di convalescenza.
Lo spavento è stato forte, la paura di perdere il proprio figlio 21enne ha lasciato il segno. E pensare che lho spinto a studiare a Roma per farlo stare più tranquillo, per farlo vivere in maggiore tranquillità. Salvatore Balivo, padre di Michele, ha ancora il volto della paura. Io sono stato vittima di almeno 15 rapine, tutto messe a segno da italiani. Ed in nessuna sono stato ferito. Mio figlio, invece, è stato aggredito da romeni che lo hanno quasi ucciso. In questi momenti, sono costretto a rivedere tutti i valori in cui credo. Mi viene da pensare che si stava meglio quando cera meno libertà, quando certe persone venivano fermate prima di poter fare vittime.
dalla “Gazzetta di Caserta”, lunedì 19.11.07 (di Giuseppe Perrotta e Marilena Natale)