AVERSA. Mario Abate eletto in quota Udc alle scorse consultazioni elettorali, ha protocollatoe quindi reso ufficiale il suo allontanamento dal partito e limmissione diretta tra le file degli indipendenti.
La notizia era nellaria già nellaria da tempo ma lufficializzazione ha causato uno scossone nellassetto dellattuale consiglio comunale. Infatti, il partito di Casini aveva, fino all’altro giorno, ben quattro rappresentanti più due in giunta e precisamente i quattro consiglieri Salvatore De Gaetano, Romilda Balivo, Luigi Menditto ed il “desaparasido” Mario Abate, mentre Lucio Farinaro, vicesindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione, e Pasquale Diomaiuta, assessore al Bilancio, coprono le cariche più alte. Oggi la dichiarazione di indipendenza di Abate crea nuovi equilibri che potrebbero veder cadere la testa di qualcuno. Sembra infatti che alcuni vicino al neonato Partito del Popolo stia già scalpitando per avere quel posto di assessore che oggi lUdc, sceso a tre consiglieri, non dovrebbe più avere. Il più debole della catena sembrerebbe essere proprio lassessore al bilancio Diomaiuta che in passato ha avuto motivi di forte contestazione con il primo cittadino Domenico Ciramella. Ma che fine farebbe Mario Abate? Anche se lo stesso precisa che rimarrà indipendente, qualcuno vicino al suo enturage vocifera che già da tempo lo stesso abbia preso accordi con lUdeur proprio per la costituzione in assise del partito di Mastella. Il Campanile a livello nazionale appoggia il centrosinistra, in questo caso, però, sarebbe daccordo nello sposare in consiglio le scelte del sindaco Ciaramella. Matrimonio di interesse che giustificherebbe anche il passaggio repentino di Abate. La situazione è in costante mutamento, non ci resta che aspettare.