Case popolari: Cannavale le propone solo per gli aversani

di Nicola Rosselli

Pino Cannavale de La DestraAVERSA. Richiesta da “leghista del Sud” quella avanzata dall’amministrazione comunale di Aversa alla prefettura e allo Iacp di Caserta. Dovranno essere tutte aversane le ottanta famiglie che si vedranno assegnare gli altrettanti alloggi delle case popolari da realizzare in città nel futuro prossimo.

La proposta è stata avanzata nel corso di una riunione svoltasi nella mattinata di mercoledì presso la prefettura di Caserta, dopo che l’amministrazione comunale si era dichiarata sì disponibile ad individuare l’area sulla quale l’Istituto Autonomo Case Popolari avrebbe realizzato gli alloggi, senza che ci fosse una graduatoria zonale, ma cittadina, per evitare fenomeni che si erano già registrati negli anni scorsi. La notizia è stata resa nota dal responsabile cittadino e dell’agro aversano de “La Destra”, Pino Cannavale, che ha dichiarato: “Sono stato investito della vicenda dai vertici nazionali del mio partito e mi sto interessando affinchè i fondi previsti per la realizzazione non vadano perduti”. L’amministrazione comunale, da parte sua, non aveva dimostrato troppo entusiasmo nell’individuazione dell’area che avrebbe ospitato gli ottanta alloggi, proprio a causa di una possibile “invasione” da parte di residenti. La vicenda la illustra meglio nei dettagli l’assessore alle opere pubbliche Rino Rotunno: “Abbiamo avuto un incontro in prefettura; un tavolo di concertazione presente anche l’Iacp di Caserta perché il progetto che quest’ultimo aveva presentato prevedeva la realizzazione su un terreno, individuato nel 2002, dove c’era la prelazione di altre cooperative che hanno già anche costruito. Per cui ora ci sarà una variante al Prg per individuare i seimila metri quadrati necessari alla realizzazione degli ottanta alloggi”. Alla domanda relativa alla zona che sarà interessata, l’assessore Rotunno ha risposto: “Da parte mia proporrò che si utilizzi uno dei terreni in zona 167 (a confine con Gricignano e alle spalle della stazione ferroviaria di Aversa, n.d.r.) che attualmente ha una destinazione a servizi che, ovviamente, dovrà essere sottoposta a cambiamento di destinazione d’uso. A decidere, comunque, sarà il consiglio comunale che è sovrano in materia”. Dopo aver ricordato che i tempi saranno “non brevi”, Rotunno riconosce che “c’è stata una richiesta da parte dell’amministrazione comunale di consentire l’assegnazione solo a famiglie aversane e che si è in una fase interlocutoria, in attesa di una risposta definitiva che, comunque, potrebbe essere positiva”. Insomma, in una città dove l’assessore ai servizi sociali, peraltro alleanzino (Gianpaolo Dello Vicario, n.d.r.), aveva proposto di assegnare alloggi comunali agli immigrati extracomunitari, sollevando critiche anche da parte di propri compagni di partito, si registra una sorta di richiesta, come dicevamo, quasi di marchio “leghista”, anche se giustificata dalla circostanza, ossia da numerosi casi di abusivi che occupano alloggi da liberare. Per la cronaca, infine, già nelle scorse settimane il responsabile cittadino di Italia dei Valori, Massimo Mercurio Romano, aveva rivendicato al ministro delle infrastrutture Di Pietro il merito di aver destinato sei milioni di euro per la realizzazione ad Aversa degli ottanta alloggi per l’edilizia popolare.

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Redazione
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