Flop per la presentazione del Popolo della Libertà

di Nicola Rosselli

Domenico CiaramellaAVERSA. Non c’era nemmeno la folla delle grandi occasioni ad assistere al varo aversano del nuovo partito del Cavaliere. Erano un solo centinaio, circa, i seguaci azzurri dell’agro aversano presenti all’incontro “Verso il nuovo Popolo della Libertà” organizzato presso il Teatro Cimarosa, nella serata di ieri.

Un flop causato, a detta degli organizzatori, dai consigli comunali in corso in diversi centri della zona. Erano presenti il coordinatore regionale Nicola Cosentino, il senatore Pasquale Giuliano, i consiglieri regionali Paolo Romano e Giuseppe Sagliocco, il capogruppo di Forza Italia alla Provincia di Caserta Michele Griffo.

Piccolo giallo per la presenza del sindaco azzurro della città ospitante, Mimmo Ciaramella. Il suo nominativo, infatti, era stato omesso nel comunicato stampa a cura del coordinamento regionale di Forza Italia che annunciava la manifestazione. Un’omissione che ha fatto insospettire gli addetti ai lavori, tenuto conto che si era di fronte ad una dimenticanza non secondaria, ossia del “padrone di casa”. Una circostanza da molti interpretata come la ripresa delle ostilità tra gli azzurri normanni. Ma a gettare acqua sul fuoco lo stesso primo cittadino che, a latere del convegno, ha dichiarato: “Siamo di fronte ad un comunicato del coordinamento regionale del nostro partito che ha tenuto conto dei livelli regionale e provinciale, anche se, forse, inserire il nome del padrone di casa sarebbe stato un atto di gentilezza”.

Ad aprire i lavori Nicola Cosentino che ha illustrato i motivi che hanno spinto Berlusconi a dare vita al nuovo soggetto politico, affermando che il Cavaliere “non ha fatto altro che dare un accelerata ad un’idea che da tempo portava avanti e che anche Fini e Casini ogni tanto ipotizzavano”. “Forza Italia – ha concluso – non si scioglierà e sarà il nucleo del nascente partito che per me dovrà chiamarsi Partito del Popolo delle Libertà visto che ci rifacciamo al Partito Popolare Europeo” ed ha annunciato primarie a tutti i livelli. Il coordinatore azzurro non ha risparmiato una stoccata al presidente della provincia Sandro De Franciscis, reo, a suo dire, di aver portato al disastro la stessa provincia e tutte le aziende partecipate. Il senatore Giuliano, da parte sua, ha parlato della mossa di Berlusconi come “una scossa della quale il sistema politico aveva bisogno” ed ha chiesto suggerimenti ai presenti, rassicurandoli sul futuro del nuovo partito.

A livello locale Giuliano ha parlato di momento peggiore per il territorio casertano, condannando anch’egli l’operato di De Franciscis. Ciaramella, in apertura del suo intervento, ha rivelato che lo stesso De Franciscis ha affermato relativamente ai rifiuti: “Cari sindaci non so da dove iniziare” e, relativamente al Pdl, ha parlato di un nuovo fermento che sta coinvolgendo tanta gente nuova. Romano e Sagliocco hanno evidenziato le colpe dell’amministrazione provinciale “incapace di prendere decisioni impopolari, come la scelta dei siti, e, quindi, incapace di risolvere il problema dell’emergenza rifiuti. Sagliocco, in particolare, ha affermato che “poiché nelle nostre zone nel periodo natalizio c’è poco o niente da festeggiare, dobbiamo fare in modo di protestare a Caserta, bloccando Corso Trieste per far capire a de Franciscis le proprie colpe”.

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