AVERSA. Quando entrerà in funzione limpianto di compostaggio a San Tammaro? Esiste la previsione della filiera del compost? Dove andrà a finire il compost prodotto?. Queste le domande che Alessandro Gatto del Wwf rivolge al sindaco di Aversa Ciaramella anche nella veste di responsabile di comune capofila e più popoloso del Consorzio Ce2.
Vorremmo che il sindaco afferma Gatto – illustrasse a tutti i cittadini di Aversa e dellagro in che modo si pensa di utilizzare il compost proveniente dallimpianto di San Tammaro, una volta che entrerà in funzione. Limpianto di San Tammaro ha una capacità di trasformazione di circa 31mila tonnellate allanno di rifiuti umidi. Sono diversi anni che il Wwf propone la realizzazione di impianti del genere. Anzi, secondo Gatto, meglio se agli impianti di solo compostaggio si affiancasse anche la linea di biodigestione anaerobica. Questultima, come riferisce il responsabile del Wwf, presenta ulteriori vantaggi del tipo: 1) Abbattimento degli odori molesti; 2) produzione di biogas per produzione di energia elettrica veramente da fonte rinnovabile e non climalterante; 3) velocizzazione e migliore stabilizzazione del prodotto finale. Lambientalista aversano passa, poi, ad alcune considerazioni: In ogni caso anche limpianto di San Tammaro, seppur di solo compostaggio (solo fase aerobica), risulta essere vitale per la buona riuscita della raccolta differenziata e di tutto il sistema di smaltimento e trattamento dei rifiuti. Però è utile sapere se, ad esempio, si sono aperti dei tavoli di concertazione con il mondo agricolo che potrà accogliere una quota o tutto il compost così prodotto, ottenendo, ovviamente, tutte le garanzie che si tratti di un compost di alta qualità per la concimazione dei suoli agricoli. E importante dare queste informazioni ai cittadini, perchè solo in questo modo si farà una corretta informazione tesa a superare nel migliore dei modi il grande problema dei rifiuti e solo così si potranno ottenere comportamenti sociali virtuosi da parte della popolazione.