Incendio distrugge ingresso di Palazzo Golia

di Redazione

Vigili del FuocoAVERSA. Un incendio doloso danneggia un pezzo di storia della città di Aversa. Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre, intorno alle 3, ignoti hanno dato alle fiamme l’ingresso del Palazzo Golia, al civico 29 di via Toti.

Distrutto il portone in legno, annerito il soffitto dell’androne e danneggiati l’impianto citofonico e gli impianti telefonici e dell’illuminazione pubblica all’altezza dell’edificio. Un atto vandalico che poteva far registrare conseguenze più gravi se non fosse stato per il repentino soccorso dei vigili del fuoco di Aversa, allertati dai coniugi Vincenzo Tessitore, avvocato penalista dello studio Martucci, e Gabriella Golia, figlia del noto farmacista, destati dal sonno a causa del fumo acre che aveva invaso la propria abitazione. La matrice dolosa dell’incendio è stata subito rilevata dagli stessi vigili del fuoco che hanno individuato la presenza di diversi pneumatici d’auto, la cui combustione è stata certamente favorita con del liquido infiammabile. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Polizia di Aversa, coordinati dal dottor Graziano, che hanno avviato le indagini. L’ipotesi investigativa è quella di un “dispetto” posto in essere da qualcuno che abita in zona e che potrebbe serbare dei rancori nei confronti di uno o più abitanti dell’antico palazzo. A rafforzare questa tesi ci sarebbe lo strano atteggiamento assunto dai vicini e dai residenti della zona che, malgrado il trambusto generato dai vigili del fuoco, non sono accorsi al consueto “spettacolo” che, di solito, raduna masse di curiosi. Gli attuali proprietari del Palazzo Golia (il dottor Giovanni Golia, farmacista, il dottor Aurelio Golia, Procuratore generale della Corte di Cassazione, e il dottor Carmine Golia, professore ordinario alla facoltà universitaria di Ingegneria) hanno sporto formale denuncia querela. Lo storico Palazzo, di proprietà della famiglia Golia dal 1905, venne edificato dal Marchese Capone alla fine del ‘600. Sontuoso ed imponente, si erge nel centro storico di Aversa, confinando, attraverso un ampio giardino, con la Chiesa dell’Annunziata e l’Università di Ingegneria. Lo splendido portone in legno che dava accesso al palazzo era quello originale voluto dal Marchese Capone, resistito negli anni alle intemperie ed alle asperità, ma non alla stupidità umana che ne ha segnato la fumosa sorte.

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