AVERSA. Ancora parole, come se ne servissero ancora. Ma, forse, hanno avuto soprattutto un effetto benefico a livello psicologico. Uno sfogo. Ma non si poteva attendere di più dal Question Time di sabato mattina.
Un confronto, anche franco, ma tra vittime, e nullaltro. S.o.s. rifiuti Codice rosso, il tema dellincontro che si è svolto in Piazza Municipio, con tanto di palco e sedie per gli spettatori (circa un migliaio). Un Qt che ha fatto registrare anche la presenza, oltre che del moderatore Lello Santulli e del sindaco aversano Mimmo Ciaramella, dei suoi colleghi o di loro rappresentanti: Teverola con Biagio Lusini, Parete con Luigi Verrengia, Carinaro con Mario Masi, Gricignano con il vicesindaco Francesco Russo, oltre a delegati per Frignano, Succivo e Trentola Ducenta. Presenti anche il senatore azzurro Pasquale Giuliano ed il suo collega di partito e consigliere regionale Giuseppe Sagliocco, oltre che numerosi assessori e consiglieri comunali di Aversa. Tra i presenti numerosissimi gli studenti, soprattutto del liceo scientifico Enrico Fermi, che, con il professore Fortunato Allegro, hanno lanciato uniniziativa simbolica, ma significativa: da lunedì, presso la sede dellistituto, sul campo di calcetto, sarà possibile smaltire bottiglie e contenitori di plastica che saranno, poi, ritirati dalla Erreplast. Iniziativa a cui Pupia ha dedicato un articolo con video correlato. Domenica 9 dicembre, inoltre, manifestazione finale in piazza con lomaggio simbolico di un fiore a chi porterà plastica da riciclare. Un’altra proposta è venuta dal sindaco di Parete Verrengia, che ha proposto ai colleghi sindaci di non ritirare le dimissioni e ai cittadini dellagro aversano di consegnare le proprie tessere elettorali. Mentre evanescente si è rivelata la presenza di uno dei massimi esperti nel settore della raccolta differenziata, presentato da Santulli, il professore Roberto Rainoldi. La discussione ha visto, oltre agli interventi di Rainoldi, Allegro e Verrengia, oltre che dello stesso Santulli e di Ciaramella, quelli di cittadini di diversa estrazione sociale, i quali hanno evidenziato soprattutto la impossibilità di fare qualcosa di concreto da parte dei singoli per cercare di trovare una soluzione ad un problema che, oramai, ha assunto dimensioni ciclopiche. Insomma, un appuntamento che ha dato lopportunità di un confronto, ma dal quale, purtroppo, come già si temeva alla vigilia, non poteva certamente venire la soluzione ad un problema che si è sedimentato in tredici anni di emergenza continua.