AVERSA. Si è tenuto ad Aversa, sabato15 dicembre, nell”Aula Magna della Facoltà dIngegneria, lincontro/dibattito sul tema: Rifiuti, diossina, cancro. Il triangolo della morte.
Una sala strapiena duomini, donne, giovani e meno giovani, studenti, professori, semplici cittadini di Aversa e dellagro, che hanno seguito, con estrema attenzione e partecipazione, quanto detto dai vari relatori. Dopo lintroduzione di Luigi Fadda, del Laboratorio Politico TanaLab, che ha svolto le funzioni di moderatore, ha preso la parola il professor Mimmo Rosato che, nella sua veste ufficiale di portavoce dell”Osservatorio cittadino sull”emergenza rifiuti, ha brevemente illustrato le finalità dellincontro, per poi passare la parola al dottor Antonio Marfella, noto oncologo-tossicologo dellAssociazione Pascale (Istituto dei Tumori di Napoli). Il dottor Marfella ha invitato la popolazione
a svegliarsi da un sonno profondo, pericoloso e mortale. Loncologo ha fornito dati impressionanti per la loro cruda drammaticità. Ha illustrato, infatti, con dovizia di particolari, come linquinamento abbia raggiunto livelli assolutamente insopportabili per qualsiasi popolazione. Ha citato il caso dellincredibile aumento dei tumori in alcune aree, sollevato dal magistrato sammaritano Donato Ceglie che, grazie allimpegno dei Carabinieri dei Nas, ha potuto constatare come in alcuni Distretti Sanitari ci sia stato un incremento delle richieste desenzione dal pagamento del ticket per patologie tumorali del 400% rispetto gli anni precedenti. Ildottor Marfella ha, poi, apertamente accusato la Fibe di essere la causa di tutti i mali derivanti dalla cattiva gestione dei rifiuti. Con la complicità delle forze politiche, dogni colore, si è permesso a questi nuovi invasori di distruggere una delle terre più belle del mondo. La popolazione deve prendere atto di ciò e mobilitarsi affinché funzionari e politici collusi vadano immediatamente a casa. Vari altri relatori hanno reso interessante e proficuo il dibattito: Luca De Rosa, in particolare, che ha egregiamente illustrato la situazione della raccolta differenziata in Campania. L”esponente dei Comunisti Italiani ha raffrontato i dati di alcuni comuni virtuosi con quelli meno virtuosi (tra i quali, ovviamente, Aversa, con appena il 5,7% di differenziata) e come le variazioni percentuali relative alla raccolta influiscano, direttamente e pesantemente, sulle tasche dei cittadini. Al convegno era assente, pur essendo stata regolarmente invitata, la dottoressa Angela Ruggiero, manager dell”Asl Ce/2 che, in qualità di massima autorità in materia di politiche sanitarie del nostro territorio, avrebbe potuto dare un notevole apporto alla discussione. Altro assente ingiustificato il professor Roberto Rainoldi, auto-definitosi “Rifiutologo”, consulente del Comune di Aversa sulle problematiche concernenti i rifiuti. Il professor Rainoldi si sta occupando, in particolare, dellavvio della raccolta differenziata nel nostro comprensorio, essendone considerato, in Italia, come il “padre putativo”. Il professore, tra laltro, in pochi giorni è divenuto famoso in città per aver bollato come “fantascientifica” o “inapplicabile”, la soluzione del Dissociatore Molecolare, senza, tuttavia, aver fornito in merito alcunargomentazione scientifica. Presenti, invece, sul palco dei relatori, vari assessori e sindaci dei comuni dellagro aversano. Ricordiamo che l”Osservatorio, nato dalliniziativa di semplici cittadini, ha promosso il convegno per informare la cittadinanza sulle possibili soluzioni al problema dello smaltimento, sui rischi per la salute derivanti dalle diossine e per discutere sulle possibili azioni da porre in essere per mettere fine a questassurdo stato di cose. A tale proposito lOsservatorio ha comunicato lintenzione di promuovere azioni legali per ottenere il rimborso della Tarsu. Alcuni studi legali sono stati già contattati, occorrono, però, fondi rilevanti. Chi vuole dare il proprio contributo, può recarsi, tutti i mercoledì sera, dalle ore