Pignataro, megaraduno anti-discarica

di Redazione

la protesta contro le ecoballe di Villa Literno-GiuglianoPIGNATARO MAGGIORE (Caserta). Oggi il giorno della «libertà di parola» contro la discarica. L’appuntamento è iniziato alle 14.30 proprio lì: località Arianova o “Cento Moggi”.

Il sito verde distolto dal mirino dei camorristi ma poi finito nelle scelte di direzione del commissario di governo per l’emergenza rifiuti, il prefetto Pansa per la realizzazione di una discarica provinciale. A indire la seduta e formulare gli inviti la lega dei dieci sindaci (ai quali si sono aggiunti anche Sessa Aurunca e Teano) dell’Agro Caleno e del Basso Volturno capeggiata dal primo cittadino di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca. Un’azione politica decisamente trasversale, visto che a lanciare l’idea del summit è stato il leader dell’opposizione del consiglio comunale, Raimondo Cuccaro. «Ho sentito che era giunto il momento di puntare al coinvolgimento dei tavoli regionali e nazionali – sottolinea – Ora non siamo soli nella protesta e la nostra non è solo opposizione ma anche proposta. Invece di avvelenare il verde e ferire mortalmente la pastorizia e l’agricoltura della zona, noi invitiamo Pansa a utilizzare le centocinquanta cave dismesse presenti sul territorio o le zone abbandonate dell’Asi di Marcianise. La via d’uscita c’è, ora Pansa ha la possibilità di inserire la retromarcia forte di una ragione ben precisa, con dignità e onore. Ecco, oggi pomeriggio è a questo tipo di lotta ragionata che inviteremo ad aderire i parlamentari, i consiglieri regionali e le varie rappresentanze politiche». Una «chiamata alle armi», quelle pacifiche della discussione, per la quale avrebbero già fatto pervenire segnali di sicura partecipazione diversi personaggi politici tra i quali Emiddio Novi, Mario Landolfi, i consiglieri regionali Gennaro Oliviero, Massimo Grimaldi, il vicepresidente provinciale Adolfo Villani. Molti di coloro che hanno già dichiarato la loro impossibilità logistica a pervenire oggi a Pignataro si sono anche curati di preannunciare l’invio di una dichiarazione che vorrebbero fosse letta nel coso del superconsiglio. A risollevare il morale degli organizzatori l’interrogazione parlamentare dello stesso Novi e l’interpellanza presentata da Zinzi (Udc) rivolta in forma urgente al ministro dell’Ambiente e al ministro della Salute. Sull’episodio interviene anche l’associazione Icaro secondo la quale «i suoli destinati a fini di utilità sociale non possono essere utilizzati come discarica. Non si considerano beni e servizi di utilità sociale le attività, esercitate abitualmente, di raccolta dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi». E la discarica dovrebbe essere aperta in un terreno sequestrato alla camorra dove sorge una Fattoria sociale per il recupero dei soggetti difficili.

da Il Mattino, sabato 15.12.07 (di Elio Zanni)

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