MONDRAGONE (Caserta). Sono state consegnate alla Regione Campania, in questi ultimi giorni, due differenti istanze che hanno come medesimo oggetto larea archeologica di Rocca Montis Draconis.
La prima è finalizzata al riconoscimento quale Centro Storico di Particolare Pregio, ai sensi della Legge Regionale 26 del 2002. Tale norma, infatti, detta le procedure per individuare e salvaguardare i centri storici urbani ed extraurbani che siano testimonianza della cultura materiale di un territorio. In particolare, larea di Monte Petrino rientra nella definizione di nucleo antico connesso allo sviluppo storico di un insediamento maggiore e/o di un sistema insediativo territoriale. La finalità del Museo Civico Archeologico Biagio Greco – afferma lassessore Giovanni Schiappa – non è solo quella di valorizzare i reperti rinvenuti sul territorio, ma anche di operare concretamente per la valorizzazione delle aree archeologiche presenti sul territorio al fine di renderle fruibili al grande pubblico. Per fare questo è necessario, però, attivare le procedure di legge al fine di dare una precisa e ben definita veste giuridica allarea di Rocca Montis Dragonis. Dire demanio comunale serve a poco. Necessità una prospettiva più ampia e più articolata, dobbiamo pensare a Monte Petrino come la grande risorsa economica della Città ovvero una grande parco archeologico e naturalistico. Sempre per il villaggio medievale di Mondragone è finalizzata la seconda richiesta, tesa alla dichiarazione di Notevole Interesse Pubblico, ai sensi dellarticolo 138 del Testo Unico dei Beni Culturali. La norma intende tutelare quelle aree che, con riferimento alle caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche abbiano significato e valore identitario per il territorio in cui ricadono o che siano percepite come tali dalle popolazioni. A tali caratteristiche risponde in pieno larea medievale di Monte Petrino oggetto da ben sette anni di intesi scavi archeologici, finanziati dallamministrazione comunale, i cui risultati saranno a breve presentati in un testo curato dal dottor Luigi Crimaco, direttore del Museo Civico, e dalla professoressa Francesca Sogliani del Cnr-Ibam. Aver voluto puntare in modo così determinato sulla valorizzazione dei Beni Culturali – commenta il sindaco Ugo Alfredo Conte – attraverso il finanziamento degli scavi archeologici, ci consente, oggi, di poter attivare le giuste procedure affinché larea di Rocca Montis Dragonis sia individuata in modo preciso e definito a livello giuridico. Leffetto concreto sarà quello di avere vie preferenziali nelle future progettualità europee e di accedere, ci auguriamo, ai finanziamenti necessari per realizzare finalmente una grande parco naturale ed archeologico.