CASERTA. Limmediata bonifica del sito de Lo Uttaro. È quello che ha chiesto – con una ordinanza – il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti al commissario di governo per lemergenza rifiuti Alessandro Pansa.
Questo lultimo atto di una contrapposizione, quella fra sindaco di Caserta e prefetto di Napoli, che sul versante rifiuti sta andando avanti da molte settimane. Il provvedimento è stato adottato durgenza ieri mattina e presentato poche ore più tardi nel corso di una conferenza stampa con Petteruti circondato da capigruppo di maggioranza e assessori. «Il commissario ha il dovere di garantire la messa in sicurezza e la bonifica della discarica – esordisce il sindaco – anche attraverso leliminazione o il trattamento speciale dei rifiuti pericolosi attualmente presenti nel sito, al fine di individuare e isolare le fonti di contaminazione ed evitare la loro ulteriore diffusione nelle acque sotterranee. Svuoti la discarica se necessario, purché siano rimosse le cause di rischio per la salute del cittadino». Non teme contraccolpi Petteruti «anche perché – spiega – se il prefetto dovesse annullare questa ordinanza, (così come del resto ha già fatto tre settimane fa quando ha sospeso il provvedimento di chiusura de Lo Uttaro adottato proprio dal sindaco, prima del sequestro disposto successivamente dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ndr.) saremmo comunque pronti a impugnare latto commissariale». Questa volta, pare, con qualche chance in più. Se è vero infatti che la legge ha trasferito al commissariato pieni poteri in materia di gestione e smaltimento rifiuti, è altrettanto certificato che ai sindaci spetta il compito di adottare misure che tutelino lincolumità pubblica e che preservino lintegrità ambientale. Ma lordinanza sindacale è soltanto una fase del processo rifiuti. Lamministrazione comunale sta infatti già elaborando un piano straordinario di emergenza (non si esclude la chiusura delle scuole) per tamponare lo stato di crisi e al contempo «lanciare un forte segnale di dissenso alle istituzioni regionali e nazionali». «Mi auguro che prima o poi i nostri lamenti, che nel frattempo sono diventati ruggiti, vengano ascoltati – tuona ancora Petteruti – da chi in tempi non sospetti non si è preoccupato, malgrado le nostre sollecitazioni, di prevedere soluzioni alternative a Lo Uttaro». E intanto le accuse di Petteruti tornano a scatenarsi contro il mancato rispetto, da parte del commissariato, del protocollo dintesa siglato nel novembre 2006: «Uninadempienza assoluta che autorizza i cittadini a non avere più fiducia nelle istituzioni e che alimenta a dismisura il fronte dei no a prescindere. Basti pensare che non abbiamo ottenuto nessuna delle garanzie sancite dal documento, né incassato le quote di ristoro, che la bonifica dellarea di trasferenza, oggi bloccata, è stata portata avanti con estrema lentezza e che a partire dal 2008 saremo costretti a far fronte anche ai maggiori costi innescati dallemergenza perché la legge n.87/2007 impone ai cittadini di farsi carico della copertura integrale delle spese derivanti dalla gestione rifiuti». Ma la linea del commissariato è altrettanto tagliente: il sindaco avrebbe scritto il destinatario sbagliato sulla sua ordinanza-ingiunzione. «I titolari dellincombenza bonifica sono infatti lAcsa di Caserta e il commissario alle bonifiche», spiegano dal commissariato facendo notare che lAcsa ha già ricevuto i fondi del cosiddetto «ristoro ambientale». Lordinanza di Petteruti ha riscosso il plauso del comitato emergenza rifiuti: «Daremo forza a ogni azione che sia indirizzata ad abbattere lemergenza ambientale».
da Il Mattino, domenica 02.12.07 (di Daniela Volpecina)