CESA. Ancora un estorsore arrestato grazie alla collaborazione della vittima predestinata. A finire in manette Vincenzo Paccone, 29 anni, di Cesa, pluripregiudicato, vicino al clan camorristico della Nco, al quale è considerato affiliato anche il più noto padre del giovane arrestato, Francesco, collaboratore di giustizia.
Se non paghi cinquecento euro per il Natale delle famiglie degli amici in carcere ti facciamo saltare in aria il negozio avrebbe detto il giovane. Una minaccia che non ha spaventato però la titolare che lo ha denunziato e fatto arrestare dai carabinieri aversani. Ed è stato proprio il comandante del gruppo carabinieri di Aversa Francesco Marra che ha evidenziato come la collaborazione del ricattato si rivela efficace e fondamentale, come avvenuto già in altri due episodi nelle scorse settimane. Lepisodio si è verificato nella tarda serata di sabato. Vincenzo Paccone si sarebbe portato allinterno del negozio Il Buongustaio, in via Atellana, la provinciale che unisce Aversa e Cesa. Qui, una volta dentro, avrebbe chiesto una tangente di cinquecento euro. Se la titolare non avesse ottemperato alla richiesta gli avrebbe fatto saltare in aria il locale. Non appena il pluripregiudicato è uscito, la donna ha telefonato al 112 ed ha raccontato lepisodio fornendo anche indicazioni utili per la sua identificazione. E, dopo poco meno di mezzora, Vincenzo Paccone si imbatteva nei militari che lo arrestavano. Per lui laccusa di tentata estorsione aggravata. Sembra che il 29enne, nonostante il padre si sia pentito, abbia rinunciato al programma di protezione.