Bush: niente cure per dieci milioni di bambini poveri

di Redazione

George W. BushWASHINGTON (Usa). Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha posto, ancora una volta, il veto sulla proposta di legge, presentata dai Democratici, che prevedeva l”estensione automatica dell”assicurazione sulla salute a più di dieci milioni di bambini con le famiglie in precarie condizioni economiche.

Il testo, sostenuto anche da una piccola parte di Repubblicani, era stato respinto dallo stesso Bush lo scorso ottobre. La proposta di legge era stata, quindi, rivista, modificata e corretta secondo i desideri del Presidente, per essere sottoposta ad un secondo esame da parte dell’inquilino della Casa Bianca. A quanto pare Bush non è rimasto particolarmente colpito dai cambiamenti apportati. Eppure, questo programma d’assistenza sanitaria ai minorenni più poveri della nazione, propugnato dai democratici, sarebbe stato interamente finanziato dall’introduzione di una tassa sulle sigarette, sui sigari e su decine d’altri prodotti a base di tabacco, tanto osteggiati negli Stati Uniti (a parole). Per coprire le spese pediatriche, infatti, il fondo sarebbe dovuto arrivare a circa 60 miliardi di dollari, da spendere in cinque anni, invece degli attuali venticinque. A quanto pare l’illuminato “esportatore di democrazia” in tutto il mondo, ha ritenuto che perdere tempo, mandando in questo modo (indirettamente) a morte certa qualche decina di migliaia di bambini poveri, non fosse un problema del quale preoccuparsi eccessivamente. Che dire, chi per questi mari va… questi Presidenti si merita!

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