ENNA. È morto durante un blitz della polizia il boss latitante Daniele Emmanuello.Inserito nellelenco dei trenta ricerati più pericolosi d’Italia, è deceduto dopo essere precipitato in un burrone mentre tentava di fuggire dagli agenti che lo inseguivano.
Era latitante del 1996, su di lui pendeva un ordine di arresto per i seguenti reati: associazione mafiosa, traffico di droga e omicidi. Durante il blitz ci sarebbe stata anche una sparatoria. Sul posto sono intervenuti magistrati e investigatori per ricostruire lesatta dinamica dei fatti. Ricordiamo che il boss Emmanuello si schierò con gli uomini di Cosa nostra, capeggiati da Giuseppe ‘Piddu’ Madonna, per vendicare la morte di suo zio Angelo, boss della mafia locale ucciso dai suoi stessi luogotenenti. Lanno scorso finì sulle pagine dei giornali sua moglie Virginia Di Fede, impiegata nel gruppo dei 165 precari del ‘Reddito minimo di inserimento’ presso il comune di Gela, perché “nullatenente”. Il sindaco, Rosario Crocetta, dopo indagini patrimoniali a carico di questultima, la licenziò scatenando la rabbia di suo padre, il quale, durante unassemblea si scagliò contro lo stesso primo cittadino, invitando i diessini a non votare per lui.