Sarà laria dei palazzi che è ricca e frizzante, lontana dai problemi del Paese, che sviluppa quel senso di ottimismo negli animi di ogni presidente del Consiglio nel giorno della rituale conferenza stampa di fine anno.
Davanti a tutto cè sempre la propaganda politica che fa da padrona alle illusioni, convinti che il popolo sia ancora così stupido da credergli. Certo, nei corridoi, nelle sale, camere, palazzi del Senato e della Cameranon si respira lo stesso clima che c”è per strada e nelle famiglie italiane. Le stesse si apprestano a decurtare dai propri miseri ricavi altri 1700 euro in più rispetto al 2007, per aumenti e tasse varie, che andranno ad aggravare la già precaria situazione finanziaria del popolo italiano. Invece chi dirige lorchestra vuole per forza far capire che lItalia sta bene e tutto quello che si dice in giro non esiste. Mah! Se lo dicono loro uno ci dovrebbe credere? Per fortuna nessuno bevepiù le magie degli illusionisti! Così, puntualmente, ogni anno, si assiste, durante la conferenza stampa di fine anno, a quella ventata di ottimismo che solo la pubblicità può dare. Nellimmaginario collettivo non è così. Lo faceva ai suoi tempi Silvio Berlusconi, lo ripete oggi Romano Prodi. Allora Prodi criticava il “buon samaritano” Silvio perché faceva sembrare tutto perfetto e non lo era, oggi Berlusconi critica il “salvatore della patria” Romano perché racconta le stesse “favole”. In egual modo vogliono far sembrare tutto il contrario di tutto. Scusate, non vi sembra di esagerare continuando amistificare la realtà? Cercando ancora una volta dilludere un popolo che vuole certezza? In giro si sentono solo lamentele, il popolo italiano è formato di famiglie umili che a stento riescono ad arrivare alla fine del mese, certamente il mondo dei grandi affaristi è un”altra Italia. Le famiglie si preparano a far fronte ad unulteriore stangata per il 2008 e il presidente del Consiglio dice, come un tempo diceva Berlusconi, che “tutto va bene”. Ma siamo matti? Il 2008 si preannuncia più buio di quello che sta per finire, le famiglie avranno più difficoltà ad arrivare alla fine della terza settimana del mese, un numero molto alto di artigiani e piccole imprese, insieme a piccoli esercizi commerciali, sopraffatti dai centri commerciali gestiti dalle lobby delle cooperative,si apprestano a chiudere le proprie attività perché i costi sono diventati insostenibili, e cè ancora chi vuole diffondere ottimismo. Per fortuna che siamo in tempi di festa e giocando a tombola ci ridiamo sopra, consapevoli che si tratta di “numeri”.