Cera una volta lItalia. Sarebbe giusto ammettere che il nostro Paese è sulla bocca di tutti per come vanno le cose.
Dopo le critiche del New York Times, solo il segretario dellUdc Lorenzo Cesa ha confermato lo stato dinsofferenza, riportato dal quotidiano americano, che vive lItalia in questo momento. Ormai non sono solo i cittadini ad avvertire il disagio esistente ma anche allestero “vigilano” sul Belpaese, osservando ogni nostro piccolo movimento, constatando che cè in atto una vera e propria recessione. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esortava gli americani ad avere fiducia nellItalia. Certo hanno fiducia degli italiani, meno della politica e dei politici italiani. Infatti, i più bersagliati dal New York Times sono stati proprio i politici e la politica italiana in generale, colpevoli di non saper gestire la nazione. Litigiosi e poco incisivi a fare scelte decisive per il Paese, è questa limmagine che i nostri politici danno al di fuori dellItalia. Questo è risaputo, anche i piccini in Italia sanno che i nostri politici non sono in grado di fare leggi serie per il bene del paese, sono concentrati sulle spartenze allinterno dei palazzi, oltre ad essere impegnati da più di tre anni a creare nuovi partiti, i problemi reali passano in secondo piano. In Italia vige una sfiducia nei confronti delle istituzioni, la più bassa mai raggiunta dal 2000, come rivela un”indagine fatta da Demos per il quotidiano Repubblica. Il sentimento di sfiducia ha colpito maggiormente la magistratura, seguita a ruota dalla scuola, oltre allo Stato a cui nessuno più fa affidamento. Anche il consenso verso l”Unione Europea, fra i cittadini, cala al di sotto del 50%. Per la prima volta diminuisce sensibilmente anche la fiducia verso la Chiesa. Perdono di credibilità gli istituiti di credito, banche in testa. La sfiducia colpisce indistintamente tutto ciò che ruota intorno al sistema Italia: pubblico e privato, giustizia ed interessi, enti locali e nazionali, poteri civili e religiosi, nessun riferimento sembra essere in grado di conservare credibilità e legittimità fra i cittadini. Gli elettori italiani dimostrano grande difficoltà anche a capire i vari sistemi elettorali. la continua trasformazionedei nomi di partiti, dei simboli, i cambi di casacca, i cosiddetti “voltagabbana” che costruiscono ad uno stato di confusione. In parole povere, la società italiana appare confusa e disorientata, con gravi difficoltà economiche che attanagliano la maggior parte dei cittadini. Immaginare un futuro in un clima così confuso è diventato impossibile. Nessuno guarda più al domani con ottimismo, poiché le cose peggiorano giorno dopo giorno e gli ultimi anni sono stati i più difficili. I giovani sono i più colpiti da questo stato dinsicurezza, sono convinti che destra e sinistra siano fazioni indistinte. Non credono nei partiti, esprimendo nei confronti di Beppe Grillo il maggior grado di simpatia. Una simpatia che è superiore a quella dei principali leader di destra e sinistra: Prodi, Berlusconi, Veltroni e Fini. Tutto ciò sta soffocando il futuro, troppa politica chiacchierata senza concretezza genera un malessere che porta soltanto ad avere un distacco nei confronti delle istituzioni.
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Povera Italia! di Rosario Scavetta del 14/12/2007