Vicenza, un fiume di persone contro la base Dal Molin

di Antonio Taglialatela

le maschere bianche per ribadire lVICENZA. Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi pomeriggio a Vicenza contro l’ampliamento della base militare americana all’aeroporto Dal Molin. 50-60 addirittura 70mila i partecipanti al corteo secondo gli organizzatori, 20-30mila al massimo secondo le stime fornite dalla Questura.

Il corteo è partito alle 14, sorvegliato da un elicottero della Polizia di Stato, composto da comitati vicentini, da associazioni pacifiste e da donne con maschere bianche, a voler sottolineare “l’invisibilità della protesta”, ovvero il sentirsi ignorati dalle istituzioni. Presente anche l’esponente del governo Paolo Cento, sottosegretario all’Economia dei Verdi-Sinistra Arcobaleno. “Un bel segnale di non violenza, civiltà, pacifismo ed un messaggio chiaro al Governo: caro Prodi, questa base non s’ha da fare, ci vuole una moratoria”, ha detto Cento, aggiungendo: “Hanno ragione i vicentini a dirsi ‘invisibili’ e lo sono per le istituzioni e per la politica, sorde alle loro richieste. Ma deve esser chiaro che sulla base il governo Prodi si gioca gran parte della sua credibilità. Ci vuole un moratoria come chiede la pacifica e civile comunità di Vicenza”. Cento si esprime anche sulle ultime affermazioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale, mercoledì scorso, in visita negli Usa dal presidente Bush, ha detto che l’Italia non avrà alcun ripensamento sula questione Dal Molin. “La più alta carica della Repubblica deve star fuori dalla polemica”, ha sbottato Cento, annunciando battaglia: “Guai ad inviare le forze dell”ordine a Vicenza contro una popolazione che sta facendo resistenza passiva, non violenta e pacifica: una cosa del genere sarebbe l”apertura immediata della crisi”. Presente anche il premio Nobel Dario Fo con la moglie, la senatrice Franca Rame (ex Idv) del gruppo misto. “Una manifestazione come questa – ha detto Fo – dovrebbe fare impressione ai governanti, ma sono ciechi, sordi. Non sentono, non seguono, non vedono, non si rendono conto delle cose. Anche la gente della sinistra, i dirigenti della sinistra non si rendono conto dell”importanza che hanno queste manifestazioni, della costanza, della voglia assoluta di sentirsi cittadini di queste persone e non un insieme di gente che non conta niente”. La manifestazione si è conclusa senza incidenti.

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