SANTARPINO. Con la stessa coerenza comportamentale che da quattro anni a questa parte hanno avuto, tutte le forze di opposizione hanno dimostrato serietà e la voglia di costruire un progetto, anche quando si è trattato di indicare il candidato a sindaco in vista delle amministrative della prossima primavera.
…un progetto volto realmente a far rinascere il nostro comune dopo quattro anni di oscurantismo e poca democrazia coincisi con lesperienza della giunta Savoia.Così uno dei leader dellopposizione Ernesto Capasso allindomani della designazione di Eugenio Di Santo quale candidato alla carica di primo cittadino da parte della coalizione Alleanza Democratica per SantArpino. Lunità – prosegue il Capasso – con la quale tutte e dieci i movimenti politici, civici e sociali che compongono questa coalizione hanno individuato il candidato a sindaco sta a mio avviso a rappresentare come il percorso avviato da tanto tempo a questa parte è davvero serio, costruttivo, democratico e volto alla tutela degli interessi della collettività. Mai era accaduto, nella storia politica di SantArpino, che a tanti mesi dalla scadenza elettorale una colazione tanto numerosa riuscisse già ad indicare il suo papabile alla poltrona di capo della giunta. Una coalizione la nostra che nei fatti sta dimostrando di essere davvero diversa ed alternativa rispetto a quella che sostiene il Savoia e lintera maggioranza, visto che tutte le decisioni vengono prese nella massima trasparenza e con la partecipazione e la condivisione di tutti quanti non ne possono più di questo modo di gestire la cosa pubblica. Abbiamo scelto lamico Eugenio Di Santo in quanto riconosciamo in lui quelle doti di umiltà, onestà, intelligenza politica e soprattutto quella volontà di lavorare nellinteresse della comunità. Vogliamo che lui lavorando insieme a tutti noi torni a far respirare alla nostra cittadina unaria politica nuova e pulita, che faccia dimenticare al più presto quella a dir poco maleodorante che da troppi anni siamo costretti ad assorbire a causa di unamministrazione sempre più chiusa in se stessa e lontana dalla gente e dai suoi bisogni. Per questo la scelta del Di Santo altro non è che il primo tassello di un progetto serio ed ambizioso nel quale un ruolo fondamentale dovranno per forza di cose giocarlo i giovani e quanti vogliono mettere a servizio dei santarpinesi le proprie risorse intellettive ed umane. Vogliamo coinvolgere tutti soprattutto quelli che fino ad oggi sono stati lontano dalla gestione della cosa pubblica per creare quei presupposti di innovazione che porteranno SantArpino a fare un rilevante balzo in avanti. A quelli che come il sottoscritto hanno quel poco di esperienza toccherà il compito di dare un contributo di idee, progettualità e concretezza. Noi che abbiamo avuto la fortuna di vivere in tempi quando a SantArpino era protagonista la vera politica, quando il nostro centro era un esempio di democrazia, partecipazione e coinvolgimento per lintera Campania abbiamo il dovere morale di riportare la nostra comunità a quei tempi che paiono davvero tanto lontani dopo unesperienza devastante per la vita pubblica come è stata quella del Savoia e dei suoi vassalli. Per fortuna questi giorni bui volgono al termine e tra un po la parola tornerà ai cittadini che potranno finalmente dire la loro e gettare le basi per un futuro diverso. SantArpino non merita quello che è accaduto in questi quattro anni e tutti noi che davvero amiamo il nostro paese dobbiamo lavorare, senza progetti mastodontici o cattedrali nel ma garantendo i servizi primari essenziali e eliminando gli enormi fatti da questa amministrazione e che gravano sulle tasche dei cittadini, insieme per far rinascere il nostro comune, facendolo ri-diventare un centro modello della politica, tenendo come barra del nostro comportamento il dialogo e il confronto che sono lessenza della democrazia.