Meningite, Asl: “Nessun rischio contagio”

di Redazione

Terminato il periodo in cui vi era la possibilità, seppur remota, di contagioAVERSA. Allarme meningite rientrato nell’ambito territoriale dell’Asl Ce2. A darne rassicurazione la stessa struttura sanitaria normanna in un comunicato stampa nel quale si sottolinea che “è terminato il periodo di sorveglianza sanitaria riguardo il caso di meningite batterica riscontrato nel giovane di San Prisco.

Le condizioni del paziente ricoverato al San Sebastiano di Caserta sono notevolmente migliorate. Il 24enne aveva contratto una meningite batterica da Menigococco di Gruppo B. Il responsabile dell’epidemiologia dell’Asl Ce2, Angelo D’Argenzio, ha affermato che è trascorso il periodo nel corso del quale esisteva la possibilità, seppur molto remota, di contagio”. L’Asl aversana conferma, quindi, il carattere sporadico del caso e si esclude, per tale evenienza, il rischio di trasmissione alla comunità. Le misure di profilassi farmacologica, prevista, in questi casi, esclusivamente per i “contatti stretti” (persone che hanno soggiornato nello stesso ambiente per diverse ore, durante il periodo infettivo) sono state prontamente attuate dai sanitari della Unità Operativa di Prevenzione del Distretto 38 di Santa Maria C.V. e del Distretto 37 di Casal di Principe. Nessuna ulteriore precauzione o misura speciale di profilassi, pertanto, è più necessaria. Nel comunicato dell’Asl si danno spiegazioni anche in merito a voci circa un caso “sospetto” di meningite, segnalato dall’ospedale “San Rocco” di Sessa Aurunca. “L’indagine epidemiologica condotta dai sanitari della Prevenzione collettiva del Distretto 43, diretta da Maria Luigia Trabucco, – si legge nella nota – ha escluso tale evenienza: il paziente di cui si è formulata diagnosi di ‘sospetto’ gode, attualmente, di buona salute ed il malessere riportato non risulta di origine infettiva/ contagiosa”. La nota termina con una rassicurazione finale: “I servizi dedicati del Dipartimento di Prevenzione della Asl Ce2, mantengono alta, come di norma, la sorveglianza degli eventi infettivi e sono pronti ad intervenire qualora il quadro epidemiologico lo renda necessario”.

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