NAPOLI. Carabinieri e Guardia di Finanza hanno arrestato a Napoli sei presunti affiliati al potente clan camorristico dei Misso e messo sotto sequestro delle attività commerciali, per un valore di 10 milioni di euro.
I beni sequestrati consistono in attività commerciali, quote di società operanti nella ristorazione, nelloreficeria, nel calzaturiero e nel settore immobiliare, nonché vari immobili e decine di veicoli. Il clan Misso è artefice di una cruenta faida di camorra contro una componente scissionista che ha provocato 20 omicidi dal novembre 2005 al febbraio 2006 nel quartiere Sanità di Napoli. Ma, non solo affiliati a clan camorristici, anche un consigliere regionale della Margherita Roberto Conte è indagato nell”idagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli. Sembra, infatti,che Giuseppe Misso, capoclan in carcere, abbia all”epoca della campagna elettorale appogggiato ed “aiutato” Conte. Precisando che si tratta solo dell”inizio di un”inchiesta sulla presunta collusione tra clan della camorra ed esponenti politici, il procuratore Giovandomenico Lepore ha dichiarato: “Questa è la prima puntata, presto ce ne saranno altre…”. L”indagine, hanno aggiunto gli inquirenti, ha avuto un grande apporto di informazioni dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia.