LUSCIANO. Dall”emergenza rifiuti a quella da elettrosmog: sotto accusa il mega elettrodotto di viale della Libertà che attraversa i comuni di Aversa, Lusciano, Parete, Casapesenna, e che, ironia della sorte, serve solo ad alimentare la stazione ferroviaria di Villa Literno.
Una sollevazione popolare (che finora ha prodotto ben poco) contro l”Enel e contro il «mostro», contro quelle torri metalliche che reggono l”elettrodotto che collega i fili (tralicci e cavi passano a pochi metri sopra i tetti delle case o addirittura davanti ai balconi) da Aversa a Villa Literno, e che incombono minacciosi non solo su abitazioni ma anche su ospedali (Moscati di Aversa) e scuole (media, istituti alberghiero e professionale. Una convivenza pericolosa che chissà quanti danni ha già prodotto e quanti ancora ne produrrà se non si interverrà presto. Una querelle che dura da almeno sei anni, caduta sistematicamente nel vuoto. Intanto gli abitanti della zona sono costretti a convivere con questo ospite indesiderato. Che ha visto, in questi anni, la nascita anche di un comitato ambientalista, «Aria pulita» di Parete. E proprio dagli ambientalisti arriva una proposta per risolvere il problema, senza costi per la multinazionale dell”energia. Come ? «Con l”eliminazione della linea elettrica senza linterramento dei cavi affermano -. Alimentando la stazione ferroviaria di Villa Literno da altra fonte Enel, in modo da rendere «innocui» i cavi dell”alta tensione, e contemporaneamente sollevare la società da un”operazione di interramento che al momento appare improbabile». Operazione che rientrava nel programma di disinquinamento e recupero ambientale regionale, di cui si è persa ogni traccia. E le amministrazioni comunali – sono interessati i Comuni di Aversa, Lusciano, Parete, Casapesenna – ? Quasi immobili, solo il Comune di Lusciano ha tentato, in passato, di imbastire una trattativa con il colosso dell”energia, invano. Insomma, un problema serio quello dell”inquinamento elettromagnetico che, soprattutto, da queste parti comincia ad essere davvero preoccupante. E infatti i risultati di molte ricerche parlano chiaro. È stato rilevato che l”esposizione di campi elettromagnetici comporta un rischio cancerogeno sia nei bambini che vivono vicino a una fonte Cem (campo elettromagnetico), sia negli adulti impegnati in particolari lavori.
Il Mattino (PAOLO VENTRIGLIA)