AVERSA. Siamo preoccupati per lallarme lanciato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo la quale la situazione dei rifiuti in Campania e la conseguente paura di contaminazione degli alimenti da diossina, hanno fatto crollare le vendite di prodotti della regione.
Lo ha dichiarato Ferdinando Palumbo, segretario provinciale dellAgroalimentare per la Ugl Caserta. Se viene meno leconomia del settore nella provincia di Caserta – continua Palumbo – saranno guai seri. Raccogliamo pertanto con responsabilità linvito dellassessore regionale alle attività produttive, Andrea Cozzolino, a non soffiare sul fuoco per sfruttare mediaticamente la situazione emergenziale, così come conveniamo che ci sono eccellenze nellAgroalimetare casertano e campano uniche nella loro specificità, ma proprio per questo invitiamo tutti gli operatori del settore a non sottovalutare il problema, nella certezza che comunque la situazione non è certo idilliaca. Il sindacalista, che mercoledì 16 prenderà parte ai lavori della segreteria provinciale della Ugl, assicura che le vicissitudini dellagroalimentare saranno poste al centro dellagenda sindacale della provincia. Nei giorni scorsi la Cia aveva comunicato che il 35% della produzione di frutta e ortaggi è rimasta invenduta a causa dellemergenza rifiuti così come sono calate le vendite di latte (20%), di olio e vino (25%), e di mozzarella di bufala (40%).