BARI. Vasta operazione della squadra mobile della questura di Bari che ha smantellato unorganizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione di donne nigeriane.
In manetteotto persone, tra Bari, Lecce e Vicenza, di cui sei nigeriani e due italiani. Tra gli indagati figurerebbe anche un noto avvocato barese che avrebbe aiutato le ragazze a ottenere il permesso di soggiorno. Il pm Scelsi ha ordinato una perquisizione al suo domicilio.Secondo la polizia, il professionista avrebbe indotto 150 nigeriane a dichiarare una falsa provenienza per far ottenere loro il permesso di soggiorno provvisorio e per favorire la loro permanenza in Italia. I reati contestati agli otto arrestati sono tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le ragazze che rimanevano incinte dai loro clienti si facevano consegnare fino a 800 euro in contanti per interrompere le gravidanze. In una telefonata intercettata dalla Polizia,una prostituta si fa consegnare dal cliente che si era innamorato di lei 500 euro per interrompere la gravidanza e si fa promettere altri 300 euro, sostenendo che il denaro le sarebbe servito perpoter far ricorso ad un aborto clandestino. Le ragazzesarebbero statecostrette a prostituirsi da circa quattro anni su quattro arterie stradali di Bari, creando un grande traffico e scatenando lira dei residenti che invocavano un maggior controllo delle forze dell’ordine.